"Liberaci dal fango di ogni tipo di interesse, perché possiamo custodire i nostri campi e il nostro mare; liberaci da ogni paura e fa’ che la nostra fatica per rendere la nostra terra bella e piena di frutti, vinca sul possesso e sullo sfruttamento selvaggio per l’ingordigia di pochi; donaci fraternità e solidarietà perché i giovani possano correre liberamente su campi seminati di futuro, vegliati ancora dagli ulivi secolari del nostro Salento".

Questo il testo della preghiera composta dai Vescovi della Metropolia salentina, i quali hanno guidato, ieri sera 31 marzo, una Via Crucis che ha attraversato le campagne tra Gagliano del Capo e il Santuario di Santa Maria di Leuca, nell'estremo lembo di terra salentino.

Un modo, quello ideato dai presuli salentini, per richiamare alla speranza contro il batterio Xylella fastidiosa, che rischia di distruggere il patrimonio millenario degli ulivi salentini. L'iniziativa dall'evocativo nome legato alla Settimana Santa, Un Getsemani senza ulivi, ha avuto anche l'obiettivo di "ricordare le ferite di cui soffre la nostra terra, che possono essere guarite solo da coscienze animate dalla giustizia e da mani solidali".

Appello anche alle Istituzioni, per favorire un dialogo che ridoni speranza a "una terra già povera e che possiede la sola ricchezza del Creato e dell’ingegno dei suoi figli, ulivi secolari verdeggianti, mare cristallino e incontaminato, mani ruvide di lavoro che sanno donare, menti e cuori abituati a sognare".

Sul fronte istituzionale, il commissario incaricato per l'emergenza, Giuseppe Silletti, è stato ascoltato dai pm nell'ambito dell'inchiesta aperta nel maggio 2014 per accertare l'origine e la diffusione del batterio killer che sta uccidendo gli ulivi salentini e se la strategia attuata dalla Regione per contrastare l'infezione abbia valenza scientifica. Silletti, dal canto suo, ha annunciato in mattinata che il piano di eradicazioni degli alberi proseguirà.

Un bagliore di speranza, intanto, giunge dai ricercatori degli atenei di Lecce, Bari e Foggia, radunati dalla Regione Puglia in collaborazione con Coldiretti per trovare soluzioni per il trattamento e la diagnosi precoce della Xylella. Grazie all'utilizzo delle nanotecnologie, si sta sperimentando un nuovo "vettore selettivo" che viaggiando nelle nervature degli alberi raggiunge il batterio e lo distrugge essiccandolo.