"F" come Fede

E’ un atto personale: è la libera, ragionevole risposta dell’uomo all’iniziativa di Dio che si rivela

Share this Entry

Il Cristianesimo è Dio che si è fatto incontrabile. La Fede è questo incontrare, vedere, riconoscere, seguire. La Fede è una risposta ad una chiamata, ad una offerta di amore. Un Dio che ci ha amati fin da principio e che a un certo punto della storia si rende incontrabile, si fa persona, per essere visto, udito, toccato con mano. Come dice sant’Agostino, “il Verbo si vede solamente col cuore; invece la carne si vede anche con gli occhi del corpo. Pertanto ci era possibile vedere la carne, ma non ci era possibile vedere il Verbo; per questo “il Verbo si è fatto carne”. L’incontro con Dio avviene attraverso la nostra corporeità: “ciò che noi abbiamo udito…”. E’ questa l’assoluta originalità del cristianesimo: Verbum-caro. Quanto Giovanni ha descritto come esperienza vissuta da lui e dagli apostoli in parte appartiene a loro esclusivamente ma nella sua sostanza si continua anche oggi come possibilità offerta a tutti. E si continua sempre colla stessa modalità, mirabilmente espressa da un Prefazio del Natale: “conoscendo Dio visibilmente, per mezzo suo siamo rapiti all’amore delle realtà invisibili”. Questa modalità nel suo intero è la Chiesa: essa costituisce la via visibile mediante la quale siamo introdotti nel mondo invisibile. Questo modo di “vedere” la Chiesa implica però la messa in atto di tutto l’essere umano-cristiano della persona: la sua sensibilità, la sua ragionevolezza, la sua fede. Non staccate o disintegrate l’una dall’altra, ma unificate in una unità all’interno della quale ciascuna dimensione umana si realizza in pienezza.

La fede è un atto personale: è la libera, ragionevole risposta dell’uomo all’iniziativa di Dio che si rivela. La fede però non è un atto isolato. Nessuno può credere da solo, così come nessuno può vivere da solo. Nessuno si è dato la fede da se stesso, così come nessuno da se stesso si è dato l’esistenza. Il credente ha ricevuto la fede da altri e ad altri la deve trasmettere. Il nostro amore per Gesù e per gli uomini ci spinge a parlare ad altri della nostra fede. In tal modo ogni credente è come un anello nella grande catena dei credenti, dei testimoni della Fede. Ciascun credente non può credere senza essere sorretto dalla fede degli altri, e con la propria fede, contribuisce a sostenere la fede degli altri.

I contenuti della fede sono tutti nel “Credo”, dove viene descritta in una sintesi mirabile la fede che la Chiesa professa. “Io credo”: è la Chiesa, nostra Madre, che risponde a Dio con la sua fede e che ci insegna a dire: “Io credo”, e quindi “Noi crediamo”. Come sottolinea il Catechismo della Chiesa Cattolica, è innanzi tutto la Chiesa che crede, e che così regge, nutre e sostiene la mia fede. È innanzi tutto la Chiesa che, ovunque, confessa il Signore, (” Te per orbem terrarum sancta confitetur Ecclesia | La santa Chiesa proclama la tua gloria su tutta la terra”, cantiamo nel Te Deum) e con essa e in essa anche noi siamo trascinati e condotti a confessare: “Io credo”, “Noi crediamo”. Dalla Chiesa riceviamo la fede e la vita nuova in Cristo mediante il Battesimo. Nel Rituale del Battesimo, il celebrante domanda al catecumeno: “Che cosa chiedi alla Chiesa di Dio?”. E la risposta è: “La fede”. E quindi: “Che cosa ti dona la fede?” “La vita eterna”.

La salvezza viene quindi solo da Dio; ma, poiché riceviamo la vita della fede attraverso la Chiesa, questa è nostra Madre. Essendo nostra Madre, la Chiesa è anche l’educatrice della nostra fede. Da secoli, attraverso molte lingue, culture, popoli e nazioni, la Chiesa non cessa di confessare la sua unica fede, ricevuta da un solo Signore, trasmessa mediante un solo Battesimo, radicata nella convinzione che tutti gli uomini non hanno che un solo Dio e Padre.  

La fede è dunque un’adesione personale di tutto l’uomo a Dio che si rivela. Comporta un’adesione dell’intelligenza e della volontà alla Rivelazione che Dio ha fatto di sé attraverso le sue opere e le sue parole. “Credere” ha perciò un duplice riferimento: alla persona e alla verità; alla verità per la fiducia che si accorda alla persona che l’afferma. Credere è un atto umano, cosciente e libero, che ben s’accorda con la dignità della persona umana

La fede è un dono soprannaturale di Dio. Per credere, l’uomo ha bisogno degli aiuti interiori dello Spirito Santo e del sostegno della Comunità dei credenti. La fede, secondo molti, è un “salto nel buio”, un rischio. In realtà è anche una pregustazione della conoscenza che ci renderà beati nella vita futura, e per questo la Fede non può non renderci pieni di gioia. 

Share this Entry

Paolo Giulisano

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione