Saranno pugliesi, esattamente dagli oliveti dell'agro di Cerignola, i ramoscelli di ulivo che saranno distribuiti il 29 marzo ai fedeli che parteciperanno, in piazza San Pietro, alla solenne celebrazione della Domenica delle Palme presieduta da Papa Francesco.
La proposta del vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, mons. Felice di Molfetta, era stata accolta, agli inizi di gennaio, con apprezzamento e gratitudine, dal presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, il cardinale Bertello, il quale aveva incaricato il segretario generale, Fernando Vérgez L.C., di comunicare a mons. di Molfetta il formale accoglimento della proposta.
Gli addobbi di Piazza San Pietro nella Domenica delle Palme, saranno curati, come avviene ormai da 15 anni, dalla “Società Cooperativa Progetto 2000” e dai fioristi di Terlizzi che utilizzeranno i rami di ulivo di Cerignola. Oltre alla distribuzione di ramoscelli ai fedeli ed al loro utilizzo per l’allestimento di aiuole sulla Piazza, i maestri fioristi cureranno la disposizione di tre alberi secolari non monumentali espiantati dall’agro cerignolano, che al termine della cerimonia di piazza san Pietro saranno piantumati nei Giardini Vaticani.
L’iniziativa della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano sarà resa possibile anche dal patrocinio della Regione Puglia, del Comune di Terlizzi, in collaborazione con UnionCamere Puglia, con il “Gal Piana del Tavoliere”, Confagricoltura Foggia, Ance Foggia, oltre che dal sostegno di alcuni imprenditori di Cerignola.
“La domenica delle Palme, inizio della Settimana Santa - spiega in un comunicato mons. di Molfetta - rievoca attraverso la gestualità rituale l’ingresso trionfale di Gesù nella Città santa, cavalcando un asino tra una folla esultante e inneggiante in un autentico tripudio popolare. È l’entusiasmo dei poveri, di quelli che riconoscono in Gesù il Maestro povero e umile che non viene come un generale forte e potente, ma nella mitezza e nella misericordia per portare la pace. Avanza addosso all’asino, disarmato, senza protezione, senza servizio di sicurezza, guidato solo dall’amore, rivelando che il suo progetto non è di lotta, come è il confronto violento che sbaraglia i suoi nemici, ricorrendo la potere delle armi".
"Il gesto popolare di mettere in mano ad ogni fedele un ramo d’ulivo - rimarca il presule - è un gesto colmo di speranza e di eloquente richiamo ad essere operatori di pace. Altrettanto significativo è portare a casa, negli ambienti di lavoro e perfino nei nostri campi, un ramo d’ulivo benedetto: sta a indicare una fede semplice e schietta in Colui che è Dio di pace e di ogni bene, propiziando una sua perenne e benedicente presenza".
Sotto il profilo segnico, "l’ulivo è l’albero simbolico per antonomasia di pietà e di pace, di gioia e di consolazione, che con il suo olio rende splendente il volto degli uomini e delle donne. Tutto ciò viene detto in maniera eloquente nella celebrazione che si svolge nel giorno delle palme in ogni comunità parrocchiale e in modo del tutto particolare in piazza San Pietro nella celebrazione presieduta dal Santo Padre, Papa Francesco".
A questo evento, dal respiro universalistico, saranno rese partecipi le istituzioni civili e consorziali della Regione Puglia, della Società Coop. Progetto 2000, i fedeli della Città e della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano che offriranno palme, ramoscelli e alberi d’ulivo da trapiantare - questa volta - nei Giardini Vaticani a perenne ricordo.
"Il coinvolgimento degli agricoltori, imprenditori del settore e dei fedeli - conclude di Molfetta - è dettato da uno scopo eminentemente pedagogico, quello di esprimere affetto e dedizione alla Sede Apostolica e dilatare gli spazi del cuore ai valori della pace e della concordia, tanto richiamati da Papa Francesco”.