Pakistan: la polizia arresta 200 cristiani

Raid indiscriminato nel quartiere cristiano a Lahore. Dopo gli attentati contro due chiese il 15 marzo, una folla aveva linciato due sospettati

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Questa mattina la polizia ha arrestato circa 200 persone a Youhanabad, quartiere cristiano di Lahore, per il linciaggio di due persone avvenuto il 15 marzo scorso in seguito agli attentati talebani contro due chiese. Lo riferisce l’agenzia Fides, spiegando che le forze dell’ordine non hanno reso noto dove hanno portato gli arrestati e che ai familiari è stata momentaneamente negata la possibilità di mettersi in contatto con i loro cari.

La situazione nel quartiere è tesa e molte persone iniziano ad abbandonare la zona. Leader religiosi e attivisti politici chiedono che gli innocenti siano rilasciati subito.

Il 15 marzo scorso due talebani si erano fatti esplodere all’ingresso di due chiese, causando la morte di 19 persone e il ferimento di oltre 70. In risposta agli attentati una folla di persone ha linciato due musulmani, sospettati di essere coinvolti nelle esplosioni ma poi rivelatisi estranei ai fatti.

La polizia ha registrato un First Information Report (Fir) contro 600 cristiani in relazione al linciaggio. Tuttavia padre Srif John, della diocesi di Lahore, spiega ad AsiaNews: “La polizia ha condotto un raid nel quartiere e ha arrestato in modo indiscriminato senza identificare le persone in base ai nominativi presenti nel Fir. Non ci opponiamo all’arresto di chi ha fatto qualcosa di sbagliato, ma arrestare degli innocenti è inaccettabile”.  

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ZENIT Staff

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