Si celebra oggi, 24 marzo, la “Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei Missionari Martiri”, promossa dal Movimento Giovanile delle Pontificie Opere Missionarie. La ricorrenza cade nel giorno anniversario dell’assassinio dell’arcivescovo di San Salvador mons. Oscar Arnulfo Romero, ucciso il 24 marzo 1980 mentre celebrava la Messa, che sarà beatificato il 23 maggio.
Con l’iniziativa odierna si vuole quindi ricordare, attraverso la preghiera e il digiuno, tutti i missionari uccisi nel mondo, come pure gli operatori pastorali che hanno versato il sangue per testimoniare il Vangelo.
Secondo i dati in possesso dell’agenzia Fides, nel decennio 1980-1989 hanno perso la vita in modo violento 115 missionari. Il quadro riassuntivo degli anni 1990-2000 presenta un totale di 604 missionari uccisi. Il numero risulta sensibilmente più elevato rispetto al decennio precedente soprattutto in conseguenza del genocidio del Rwanda (1994), che ha provocato almeno 248 vittime tra il personale ecclesiastico.
Negli anni 2001-2014 il totale degli operatori pastorali uccisi è stato di 343 persone. Nell’anno 2014 sono stati uccisi 26 operatori pastorali: 17 sacerdoti, 1 religioso, 6 religiose, 1 seminarista, 1 laico. Tali cifre sono comunque da considerare in difetto poiché si riferiscono solo ai casi accertati e di cui si è avuta notizia.