Sono circa 150 – secondo gli ultimi aggiornamenti – i morti della tragedia dell’Airbus A320 della compagnia tedesca “Germanwings”, schiantatosi questa mattina sulle Alpi, nella regione di Haute Provence. Una vera tragedia in cielo, la cui causa si pensa sia una possibile avaria del motore. Si esclude infatti al momento qualsiasi ipotesi di attentato terroristico.
Nessuno dei passeggeri a bordo dell’aereo che effettuava il tratto Barcellona-Dusseldorf sembra essere sopravvissuto. Al momento dell’incidente squadroni di soccorso sono partiti verso il luogo del disastro, localizzato in una zona impervia a circa 2.700 metri nel massiccio dei Trois Eveche’s.
L’Airbus della compagnia tedesca, affiliata a Lufthansa, era decollato dall’aeroporto El Prat di Barcellona alle 8.57 di questa mattina; la comunicazione con il velivolo si è poi interrotta intorno alle 11.20, come spiega un portavoce di Aena, l’ente di gestione aeroportuale spagnola.
Grande shock da parte di tutti i familiari delle vittime, riuniti presto nell’aeroporto al Terminal 2, dove sono collocati gli uffici della “Germanwings” per avere notizie dei loro cari.
Al lutto delle diverse famiglie si sono uniti i vescovi della Conferenza Episcopale francese che, in una breve nota pubblicata sul sito, hanno espresso la “grande tristezza ed emozione” nell’apprendere la notizia. “Riuniti a Lourdes – si legge – i vescovi di Francia sono in comunione di pensiero e di preghiera per le vittime e i loro familiari”.
Anche dalla Spagna, diffusa la notizia del disastro aereo, è giunto il cordoglio della Conferenza Episcopale che, tramite un comunicato, ha espresso “il suo dolore per la perdita di vite” e “le condoglianze alle famiglie delle vittime, mentre affidano a Dio il riposo eterno dei defunti”. I vescovi spagnoli hanno quindi esortato i cattolici e tutti i credenti “ad includere queste intenzioni nel loro preghiera personale e comunitaria”.