Cresce la paura tra i cristiani dell’India dopo due diversi attacchi perpetrati ieri contro una chiesa a Mumbai (Maharashtra) e una cattedrale a Jabalpur (Madhya Pradesh). Il primo è avvenuto all’alba, quando tre persone hanno lanciato pietre contro la statua del santo a cui è dedicata la chiesa cattolica St. George, nel quartiere New Panvel di Mumbai, costruita nel 2007. Telecamere a circuito chiuso – riferisce Asia News – hanno ripreso i vandali, che però indossavano delle maschere.
Solo qualche ora prima, a Jabalpur, un gruppo di persone si era introdotto nel cortile della cattedrale di St. Peter e St. Paul, dove stavano dormendo i partecipanti a un seminario biblico. “Abbiamo organizzato il seminario dopo aver chiesto e ottenuto i permessi necessari all’amministrazione e alla polizia”, racconta all’agenzia il vescovo mons. Gerald Almeida.
“Venerdì sera – prosegue i partecipanti che vivono in zona sono tornati a dormire nelle loro case, mentre circa 200 persone, provenienti da tutti i distretti della diocesi, sono rimaste nel dormitorio. La polizia era stata avvisata, ma aveva inviato solo pochi agenti che hanno detto: ‘Voi cristiani siete persone pacifiche’. Intorno all’una del mattino, una gran numero di persone è piombata dentro, ha picchiato i fedeli e ha rubato i loro oggetti personali. Dopo il pestaggio, gli aggressori hanno distrutto il portone della cattedrale e alcuni veicoli. Le forze dell’ordine sono arrivate molte ore dopo, solo alle 4 del mattino, quando ormai era tutto finito”.
“Addolorato e rattristato” il cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente del Consiglio dei vescovi cattolici dell’India (Ccbi), che ha condannato con forza “queste azioni malvagie e pericolose contro la nostra gente”. “Preghiamo per l’India – ha esortato il porporato – affinché il dialogo interreligioso, la coesistenza pacifica e il rispetto reciproco tra tutti i cittadini portino il progresso e lo sviluppo della comunità, della società e della nostra nazione”.
Una dura condanna contro gli attacchi nelle due chiese è giunta anche dal Global Council of Indian Christians (Gcic), che sempre ad Asia News, per bocca del presidente Sajan George, dichiara: “Questi episodi rivelano la fragile situazione in cui versa la libertà religiosa nel nostro Paese. I gruppi di destra portano avanti il loro regno del terrore contro la vulnerabile comunità cristiana”.
In Madhya Pradesh – aggiunge il leader del Gcic – “l’Hindu Dharma Sena terrorizza le minoranze sfruttando la draconiana legge anti-conversione, che viene usata per muovere accuse false contro cristiani innocenti. Questi estremisti godono della protezione politica del governo e mettono in pericolo le vite della comunità cristiana”.