Il mondo del lusso non sempre si dimostra futile e materialistico. Sono sempre di più, infatti, le iniziative dei brand di alta moda che si rivolgono a scopi charity e di beneficienza.
Ad esempio la maison italiana Fendi, che, in occasione della recente apertura del nuovo Store newyorchese, ha realizzato un progetto volto a porre aiuti sociali, in collaborazione con cinque famose icone di stile. Ovvero: Sarah Jessica Parker, Rachel Feinstein, Jourdan Dunn, Rihanna e Leandra Medine.
Le cinque star della musica e del cinema si sono riunite insieme a Ilaria Venturini Fendi per la realizzazione di cinque personali reinterpretazioni della “Baguette”, borsa iconica della maison italiana, il cui ricavato della vendita sarà devoluto ad associazioni scelte direttamente dall’improvvisate designers mediante un’asta online.
Un fatto, questo, che dimostra quanto il successo non sempre porti ad un allontanamento dalla sensibilità etica. Il desiderio di favorire sviluppo e benessere in alcune zone svantaggiate del mondo, partendo dalla realizzazione di nuove strutture rivolte esclusivamente all’educazione e alla cultura, è l’obiettivo firmato dalla cantante Rihanna. Il denaro ottenuto, infatti, sarà destinato all’ associazione, voluta da lei stessa, The Clara Lioned Foundation.
La famosa attrice Sarah Jessica Parker ha volto invece il suo pensiero alla The Brain Trauma Foundation, organizzazione che assiste coloro che hanno subito traumi celebrali. Rachel Feinstein ha realizzato l’accessorio con l’obiettivo di sostenere il Naomi Berrie Diabeter Centre, mentre Leanda Medine, l’Ovarian Cancer Research Found. Infine il Sickle Cell Desease Association of America avrà il sostegno offerto dalla modella Jourdan Jurdan Dunn.
Progetti simili invadono anche il campo della moda che si rivolge esclusivamente alle future spose così com’è acaduto all’Atelier Scenari Sposa, in collaborazione con la stilista Fabiana Bossani. In tal caso, lo scopo consiste nel coinvolgere il mondo femminile ad acquistare il wedding dress occasionalmente realizzato dalla designer affinchè, l’intero ricavato, venga devoluto all’ Associazione della Comunità Marocchina in Italia delle Donne (ACMID).
“Il sorriso di una sposa vale il sorriso di una donna in difficoltà”, ha dichiarato la fondatrice dell’Atelier Francesca Campa, e, certa di questo, ha voluto che l’acquisto di un abito matrimoniale si trasformasse in un importante incentivo volto all’integrazione e all’aiuto delle donne costrette a vivere in condizioni di povertà.
L’iniziativa è stata ripresa poi anche da “Follementesposa” di Colombaro. Lo store infatti si presta sia a favorire il sostegno all’uso di tessuti ecologici con la realizzazione di abiti da sposa in lino grezzo, che a far conoscere e sostenere economicamente la bellezza tessile nata dal minuzioso lavoro a mano dalle donne del Bangladesh.