Tunisi: attacco terroristico al museo del Bardo. 22 morti tra cui italiani

Uomini armati, travestiti da soldati, hanno sparato contro un pullman di turisti, per poi rinchiudersi nel Bardo con alcuni ostaggi, liberati subito in un blitz. Attentato rivendicato da Isis

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È di 22 morti e 50 feriti il bilancio dell’attacco terrostico avvenuto oggi al museo del Bardo a Tunisi. Tra questi due terroristi, un agente delle forze di sicurezza intervenuto nel blitz per liberare gli ostaggi e il resto turisti di nazionalità italiana, tedesca, polacca e spagnola. La notizia, rimbalzata in tutte le agenzie internazionali, smentisce le cifre diramate dal premier Habib Essid, che aveva parlato poc’anzi di 19 morti, tra i quali 17 turisti.

Gli assalitori, armati e travestiti con le uniformi dell’esercito, hanno fatto fuoco questa mattina contro un pullman di turisti parcheggiato davanti al Bardo, causando subito otto morti e altrettanti feriti. Poi si sono rinchiusi nell’antico Museo con circa 30 ostaggi, tra cui alcuni bambini e degli italiani imbarcati su una nave Costa Crociere. Alla stampa locale è stata fatta arrivare una rivendicazioneda parte di un gruppo jihadista che ha dichiarato di appartenere al cosiddetto Stato islamico. Gli inquirenti ne stanno valutando tuttavia l’attendibilità.

Le forze speciali antiterrorismo sono entrate in azione circa due ore dopo, riuscendo a liberare tutti gli ostaggi, come confermato daun portavoce del Ministero dell’Interno. Due terroristi e un agente sono rimasti uccisi nell’operazione, mentre un terzo terrorista, uno studente 22enne, sarebbe stato arrestato. Resta però imprecisato il numero degli ostaggi liberati e quello dei feriti. Il premier italiano Matteo Renzi ha dichiarato alla Camera: “Non siamo nelle condizioni di ufficializzare il numero degli italiani coinvolti”. 

Essid ha invece affermato: “Questa sarà una guerra lunga: dobbiamo mobilitarci a ogni livello, tutti insieme, tutte le appartenenze politiche e sociali, per lottare contro il terrorismo. Serve unità nella difesa del nostro paese che è in pericolo”. Ancora il premier tunisino ha spiegato che il commando era composto da cinque persone, ancora non identificate ma si sa che “coloro che hanno compiuto l’operazione sono due e sono stati uccisi”. Ha quindi annunciato di aver preso “provvedimenti urgenti”, in particolare “misure preventive per tutelare la stagione turistica”. 

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ZENIT Staff

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