Calabria: nuova piazza dedicata a una vittima della mafia

Il contributo dell’Istituto Comprensivo di Taverna all’inaugurazione “Largo Lea Garofalo”

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Per lo sviluppo di una cultura della legalità, di cui sempre più sentiamo l’urgenza, si richiede che siano le giovani generazioni ad essere educate in questo senso. L’Istituto Comprensivo di Taverna, diretto da Concetta Fichera, si propone come centro propulsore per diffondere la cultura della legalità, indirizzando i propri alunni all’acquisizione di una coscienza civile che recuperi il senso costruttivo del rapporto con gli organi istituzionali, stimoli il senso della partecipazione politica, e ponga al centro delle relazioni interpersonali il rispetto reciproco e la difesa delle norme del vivere civile.

In questa direzione, promossa dal “Gruppo Iride” e sostenuta dall’Amministrazione Comunale di Pentone,  l’ 8 marzo scorso a Pentone si è svolta una suggestiva commemorazione: è stato inaugurato il “Largo Lea Garofalo”, dedicato alla testimone di giustizia calabrese barbaramente uccisa dalla mafia.

La cerimonia è avvenuta alla presenza del  Gruppo Iride, del sindaco Michele Merante, di Marisa Garofalo, sorella di Lea, di moltissimi cittadini, delle autorità civili e religiose e  delle associazioni presenti sul territorio. Due artiste, Mariella Costa e Rosa Spina,  hanno donato un bassorilievo in marmo travertino, dal titolo: “Frammenti di Lea”, che è stato posto e benedetto nel Largo Lea Garofalo.

Gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Pentone, ricadenti nell’Istituto Comprensivo di Taverna, guidati dalla prof.ssa Anna Rotundo, hanno avviato un’attività di ricerca e comprensione centrata sulla storia di Lea e sulla mafia e hanno realizzato dei bellissimi biglietti su pergamena con scritti i loro pensieri: questi biglietti sono stati distribuiti, legati a rametti di mimosa, ai presenti.

Il minisindaco di Pentone, Marco Matrà, ha ricordato le significative parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sull’importanza delle donne e, intervenendo nella suggestiva commemorazione, la prof.ssa Anna Rotundo ha sottolineato: “Gesualdo Bufalino scrisse che la mafia sarà debellata da uno sterminato esercito di maestri elementari. Giovanni Falcone, disse che il peggior nemico della mafia è la scuola! È l’immagine giusta per descrivere l’importanza che hanno  le ricerche e i dibattiti che facciamo a scuola, nelle riflessioni che scaturiscono in classe, ma soprattutto quel che nasce in fondo al cuore degli alunni e alunne: l’amore per la giustizia e per il nostro Paese, che dev’essere testimoniato nel grande o nel piccolo da ognuno di noi. Questo hanno lasciato don Pino Puglisi, Peppino Impastato, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Lea Garofalo e tantissimi altri uomini e donne testimoni di giustizia: e io ho detto ai giovani alunni di  Pentone che, quando nelle loro serate insieme passeranno davanti a questa piazzetta, dovranno ricordarsi della testimonianza di Lea, per costruire, nei loro gesti quotidiani, nel loro piccolo, la giustizia e la pace, affinché questa piazzetta che vede giovani riuniti allegramente tra di loro diventi davvero  presidio di  legalità”.

L’educazione alla legalità è un obiettivo che si persegue quotidianamente nella scuola di Taverna ed è quello che si prefiggono anche i Consigli comunali dei ragazzi dei diversi plessi dell’Istituto, che si conferma ancora una volta centro propulsore di crescita culturale e civica nella difesa dei diritti umani e dei principi della nostra Costituzione.

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Un breve video dell’evento è visibile qui.

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ZENIT Staff

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