Nessun cambiamento da parte degli Usa rispetto al rifiuto di negoziare con Bashar al Assad. A precisarlo è la portavoce del Dipartimento di Stato, Jen Psaki, a seguito delle dichiarazioni di ieri del segretario di Stato americano John Kerry.
Il capo della diplomazia Usa, in un’intervista con la CBS, aveva rimarcato infatti la necessità di aprire un dialogo con Damasco “per cercare una soluzione politica alla guerra civile”, anche di fronte all’offensiva dello Stato Islamico. In serata, però, è giunta la smentita di Psaki che ha parlato di “confusione” e chiarito che Washington ha sempre puntato alla presenza di rappresentanti sia del governo che dell’opposizione in una transizione politica, ma non ha mai voluto coinvolgere Assad nelle negoziazioni. In quanto – ha sottolineato la portavoce – il presidente siriano “ha ucciso decine di migliaia di persone tra la sua stessa gente e non ha il diritto di svolgere un ruolo nel futuro del suo paese”.
Le dichiarazioni di Kerry di ieri avevano generato non poche polemiche, sul fronte siriano ma anche e soprattutto all’interno dei governi di Turchia e Francia che avevano subito respinto l’ipotesi di un dialogo con Assad. Egli stesso aveva osservato: “Stiamo sentendo delle dichiarazioni, ma dobbiamo aspettare le azioni, e poi decideremo”.