“A Vanuatu 45mila bambini non possono accedere all’istruzione, la maggior parte delle scuole sono andate distrutte”. E’ la denuncia di Save the Children, a pochi giorni dall’arrivo del ciclone Pam, che si è abbattuto con violenza sul piccolo arcipelago a est dell’Australia.
“Il ciclone ha di fatto eliminato il sistema scolastico di Vanuatu”, spiega Tom Skirrow, membro dell’organizzazione. “Le scuole sono state fortemente danneggiate o totalmente distrutte e molte sono utilizzate come centri di accoglienza per gli sfollati. Probabilmente rimarranno chiuse per parecchio tempo ed è essenziale che ai bambini venga garantito un luogo dove possono continuare il loro percorso di apprendimento, per non correre il rischio che i bambini diventino facile preda di abusi e sfruttamento”
Oltre a programmare interventi per garantire la continuità nell’apprendimento dei bambini colpiti dal ciclone, Save the Children sta operando nei soccorsi a Vanuatu con specialisti nella risposta alle catastrofi internazionali, emergenza sanitaria e logistica. Già nei giorni scorsi ha provveduto alla distribuzione di kit igienici e di prima necessità per le famiglie colpite dal ciclone Pam e sono già quasi 2 mila le persone raggiunte dagli aiuti.
“Ci vorranno molte settimane per raggiungere tutte le vittime del ciclone”, spiega Skirrow, “sono moltissimi i bambini e le famiglie che hanno perso le loro case e qualunque mezzo di sussistenza. La principale priorità ora è il cibo e l’acqua, ma metteremo a disposizione il maggior supporto possibile per aiutare queste persone”.