Un "otto+ di menti aperte"

Per la prima volta un equipaggio composto da atleti con disabilità intellettive ha partecipato alla 43° edizione della Heineken Roeivier Kamp di Amsterdam

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L’unicità sta nel fatto che i componenti dell’equipaggio sono atleti con disabilità intellettive, affetti da sindrome down, autistici, atassia cerebellare, Cat-eye, disabilità intellettivo-relazionale.

L’equipaggio “8+ open mind” è il primo nel suo genere. Fa parte di un progetto portato avanti dalla società torinese Canottieri Armida e sostenuto dal Presidente del Comitato FIC Piemontese, avvocato Stefano Mossino.

L’Armida è una società torinese molto attiva nella cura dei disabili.

Il Presidente, Arch. Gian Luigi Favero, ha spiegato che sono 70 i ragazzi con problemi fisici e mentali che frequentano i corsi di canottaggio.

In questo contesto l’Armida dispone di un equipaggio di pararowing, una specialità sportiva per canottieri praticata alle paraolimpiadi.

L’equipaggio è composto da Matteo Bianchi, Manuel Vaccaro, Alessandro Rossi, Matteo Bongiovanni, Giovanni Rastrelli, Umberto Giacone, Lorenzo Sforza ed Andrea Appendino. I tecnici sono Filippo Cardellino, della canottieri Armida, e Federico Vitale, della Canottieri Cerea.

Per gli atleti che partecipano alla competizione di Amsterdam, ci sarà la possibilità di vestire la maglia azzurra ai Global Games , le olimpiadi per gli atleti con disabilità intellettivo-relazionale, che si terranno in Ecuador a settembre.

La partecipazione è stata resa possibile grazie al patrocinio del Coni Regionale, del CIP Piemonte, del Comitato Piemontese della Federazione Italiana Canottaggio e dei supporter dell’Armida che da sempre credono nel canottaggio per tutti e sostengono il Para-Rowing.

Per comprendere meglio quanto la pratica sportiva si importante per curare e migliorare le relazioni della disabilità mentale ZENIT ha sentito il parere di Santo Rullo, Psichiatra italiano, già presidente della Società Italiana di Psichiatria Sociale, direttore sanitario di Villa Letizia, una comunità terapeutica per persone che soffrono di disagio mentale, dove adotta un metodo riabilitativo incentrato sullo sport.

“L’esempio della Canottieri Armida di Torino mi sembra molto importante perché sottolinea il valore dello sport come forte strumento di motivazione personale e di integrazione sociale”, ha spiegato il dott. Rullo.

“La possibilità che atleti un po’ ‘speciali’ possano cimentarsi in un’attività sportiva agonistica senza che ci siano recinti ed agevolazioni che ne sottolineino i limiti è un grande traguardo per loro e per gli altri partecipanti”, ha aggiunto.

Il dott. Rullo è convinto che questa iniziativa “spingerà gli altri atleti al rispetto della diversità ed alla competizione leale e priva di pregiudizi”, perché  “lo sport per disabili da un lato permette alle persone di praticare agonistica sportiva dall’altro ne sottolinea la diversità”.

“Lo sport è sport per tutti – ha affermato – e migliora le performance fisiche e mentale sia delle persone con disabilità che quelle senza, permettendo ad entrambe un recupero delle funzioni sociali e relazionali”.

Secondo il dott. Rullo “integrare atleti a tutti gli effetti che si impegnano e competono per la vittoria è un obiettivo dello sport e della società piuttosto che un obiettivo meramente riabilitativo delle strutture sanitarie”.

“Per questo motivo – ha sottolineato – l’8+ open mind va nella direzione di diverse iniziative che vedono persone con problemi mentali utilizzare lo sport come momento di recovery, ossia di restituzione al mondo dei cosiddetti ‘normali’, come il campionato del Calcio sociale a Roma o la partecipazione di una rappresentativa di persone con problemi di salute mentale ai prossimi giochi che si terranno ad Osaka nel Febbraio 2016”.

Il direttore di Villa Letizia ha concluso rilevando che “sul tema della pratica sportiva e la salute mentale ha dedicato attenzione il CONI Regionale del Lazio istituendo un gruppo di studio per la definizione di un’area di interesse scientifico ed agonistico”.

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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