"Inchiostri rosa e rosso vermiglio"

Si è svolto a Vezza D’alba, in Piemonte, un incontro su “Donne e Scrittura”: rassegna di esperienze di scrittura narrativa, storica e sociale

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“Incontro con il mondo delle scrittrici, Inchiostri rosa e rosso vermiglio”. La giornata di ieri a Vezza d’Alba, in Piemonte, è stata dedicata tutta alla scrittura al femminile, occasione importante per riscoprire un comune ricco di storia,  bellezze artistiche e paesaggistiche.

“Vezza è un piccolo centro di circa 2200 abitanti, sparsi tra le colline del Roero e vanta un’amministrazione  in cui è molto importante la presenza femminile” ha affermato con un certo orgoglio il sindaco, Carla Bonino. “Anche per questo motivo il nostro Comune ha voluto accogliere alcune scrittrici che, al mattino, si sono prestate ad un confronto con i ragazzi delle scuole medie e al pomeriggio hanno presentato le loro opere ad un pubblico adulto.”

Un salotto molto suggestivo, in cui ogni donna ha portato la sua testimonianza  sulle motivazioni che l’hanno avvicinata al mondo della scrittura, nonostante le difficoltà inerenti alla condizione di moglie e madre. Una carrellata di sentimenti, emozioni, inseriti nell’attualità dei nostri giorni.

Significativa è stata la locandina, come hanno ribadito l’organizzatrice dei caffè letterari del paese Cristina Quaranta e il vice sindaco Anna Corino. Con le sue tonalità marroncine, vuole  ricordare il colore dell’inchiostro contenuto nel calamaio che, a scuola, i bidelli di una volta provvedevano a riempire, diluendolo con eccessiva quantità di acqua. Realtà lontane, mai dimenticate: oggi come allora, però, le donne non hanno e non vogliono rinunciare a esprimersi e a comunicare attraverso la scrittura. 

Ospite d’onore  e istituzione del Roero, la poetessa  Antonina Galvagno ha portato all’attenzione dei presenti, con la lettura delle sue poesie in piemontese, il fascino di indimenticabili chiacchierate in piazza e la durezza del lavoro femminile di altri tempi, in cui le donne erano sempre in prima linea e, seppur tra mille difficoltà, non rinunciavano alla loro dignità e ai loro principi.

Il territorio del Roero, l’ombra della confraternita di San Bernardino, costruita tra il 1744 e il 1768, hanno valorizzato e reso ancora più credibili tali vissuti. A conclusione della manifestazione, come potevano le donne di Vezza d’Alba non cimentarsi in una piacevole “Cena dell’amicizia”? Quest’anno l’utile è stato devoluto all’acquisto di arredi e giochi per la scuola materna.

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Giorgia Innocenti

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