Lettura
Secondo gli evangelisti Matteo, Marco e Luca, Gesù per tre volte annuncia agli apostoli la sua passione, morte e risurrezione, mentre si dirige con loro verso Gerusalemme. La prima parte del brano evangelico odierno riporta il primo dei tre annunci. La seconda parte del brano è incentrata sul dialogo fra Gesù e la madre di Giacomo e Giovanni, della quale non ci è noto il nome e che faceva parte della compagnia che seguiva Gesù. Il dialogo diventa l’occasione per un’istruzione sul servizio, che qualifica lo stile di una comunità cristiana.
Meditazione
Il cammino quaresimale è una preparazione al triduo pasquale in cui la Chiesa celebra Cristo morto, sepolto e risorto per la nostra salvezza. La Liturgia ci conduce, passo dopo passo, alla comprensione di questo evento e alla contemplazione di questo mistero di fede. «Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione. Salvaci, o Salvatore del mondo», si canta nella Messa. Anche i discepoli sono stati preparati al giorno in cui il loro Maestro, dopo essere stato «deriso, flagellato e crocefisso», sarebbe risorto. «Voi non sapete quello che chiedete». Mentre Gesù parla del suo tragico destino, due discepoli vogliono assicurarsi un posto di rilievo nel suo regno. Molte volte anche le nostre richieste sono piccole, superflue, fuori luogo. Il Signore conosce meglio di noi il nostro vero bene e quello che ci dona supera i nostri stessi desideri. «Chi vuole essere primo tra voi, sarà vostro schiavo». Senza troppi giri di parole, qui è tutta la novità del cristianesimo: vivere non da «governanti» e «capi», ma da «servitori» e «schiavi». Da una parte, il pensare secondo gli uomini porta al dominio, all’oppressione e all’esercizio scorretto dell’autorità; dall’altra, «avere gli stessi sentimenti di Cristo», che non «è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti». È la logica del chicco di grano caduto in terra, che deve morire per portare frutto. Nella Chiesa nessuno domina: siamo tutti membra di un unico corpo. Nella Chiesa tutti entrano per servire e per fare del servizio al fratello il motivo della propria esistenza. Scriveva sant’Agostino: «Beviamo anche noi quel calice e riceviamo anche noi quel Battesimo, facendoci servi di tutti: solo così saremo primi nel regno».
Preghiera
Padre, per la tua giustizia rispondimi; aiutami a comprendere se sto percorrendo una via di verità e infondimi il coraggio che hai dato a Gesù per affrontare le scelte difficili che mi attendono. Nulla ostacoli il mio desiderio di seguirti e di mettere a frutto i doni che tu mi hai dato.
Agire
Mi chiedo in che modo posso mettermi a servizio dei fratelli.
Meditazione a cura di mons. Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo di Udine, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it