Sabato 7 marzo 2015, alle 18, presso la parrocchia di Ognissanti di via Appia Nuova 244, a Roma, Papa Francesco celebrerà la Santa Messa in occasione del 50º anniversario della prima Messa in lingua italiana e del 75º anniversario della morte di San Luigi Orione. Fu Paolo VI che, in questa stessa chiesa e nello stesso giorno, il 7 marzo 1965, celebrando la prima Messa in italiano diede inizio alla grande riforma liturgica del Concilio Vaticano II.
Sarà una folla di fedeli festanti, formata da parrocchiani e da rappresentanti del mondo orionino provenienti da Roma e dall’Italia, ad accogliere il Papa; in prima fila ci saranno le persone disabili accolte nelle case dell’Opera Don Orione e le 20 donne senza fissa dimora ospitate dal Centro di Accoglienza della Parrocchia.
Il Papa alle 17.45, entrerà da via Don Orione 14 nel cortile dell’Istituto San Filippo dove sarà radunata molta gente che non può trovare posto nella Chiesa e che parteciperà alla cerimonia mediante maxischermo. La Santa Messa avrà inizio alle 18; al lato del Papa ci saranno il card. Agostino Vallini, suo Vicario per la diocesi di Roma, e il card. Walter Kasper, titolare della chiesa di Ognissanti.
Terminata la Santa Messa, Papa Francesco saluterà i Consigli generali dei Figli della Divina Provvidenza, delle Piccole Suore Missionarie della Carità, della Provincia italiana; la Responsabile generale dell’Istituto Secolare Orionino, il Coordinatore generale del Movimento Laicale Orionino, i religiosi delle comunità della parrocchia Ognissanti e della curia generale.
Alle 19, nel cortile dell’Istituto San Filippo, dove sarà radunata la gente che ha seguito la Messa su un grande schermo e partecipato alla comunione eucaristica, il Santo Padre avrà solo il tempo per un saluto e una benedizione prima di ripartire alla volta di casa Santa Marta in Vaticano.
“Sono sorpreso dall’interesse della gente per questo evento. Circa 5.000 persone hanno chiesto di essere presenti a questa breve visita del Papa”, informa don Silvestro Sowizdrzal del Comitato organizzativo.
“L’incontro – conclude don Sowizdrzal – sempre stimolante con Papa Francesco e il ricordo della prima Messa in italiano, uniti alla devozione verso San Luigi Orione e il beato Paolo VI, sono i motivi che stanno muovendo tanti cuori per la celebrazione ad Ognissanti di sabato prossimo”.