No agli specialisti dell'ansia

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Vangelo

Lc 21,29-33

Lettura

Il Discorso Apocalittico è un incoraggiamento per le prime comunità perseguitate a leggersi all’interno del piano della storia di salvezza di Dio e a continuare il proprio cammino di testimonianza del Risorto. Siamo oramai alle battute finali, che Luca ci riporta insistendo su due punti essenziali: l’attenzione che dobbiamo ai segni dei tempi, e la speranza che dobbiamo fondare sulla Parola di Dio. Il ritorno di Gesù è motivo di gioia e di serenità per chi accoglie il suo Regno.

Meditazione

Ci chiedi di saper osservare e leggere i segni che nel tempo lo Spirito ci propone di capire da noi stessi, quando il tempo è maturo. Soprattutto, non ci occorrono specialisti dell’ansia e del terrore con le loro previsioni catastrofiche sulla fine del mondo. Occorre la disponibilità a saper investire tempo ed energia per saper costruire segnali di accoglienza e di apertura alla Storia di Dio per noi. I segni sono e restano ambigui, sono i segni di sempre e che da sempre ci chiedi di saper sviscerare. Sono i segni da discernere, verso i quali ci inviti a porre attenzione per stuzzicare la nostra volontà, affinché possiamo essere testimoni attivi e non passivi della salvezza che ci offri, così che possiamo accogliere l’annuncio della tua venuta. Ci assicuri e rassereni su un dato che radica ancora di più la nostra speranza: il Regno è vicino a noi più di quanto pensiamo o possiamo sforzarci di cercare. È nella tua parola, è nella tua persona, è nella tua vicinanza: perciò osiamo affidarci a te, riconoscendoti come la certezza del nostro essere. «Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno». Il “quando” ciò avverrà assume una dimensione di poca importanza per chi è capace di affidarsi a te, poiché nella tua Risurrezione vi è la manifestazione piena della volontà di vita che il Padre ha per l’umanità. Il Padre scommette sulla nostra capacità di comprendere ciò che è il bene per noi, noi a sua volta dobbiamo accettare o rifiutare i termini della scommessa. Centro della Storia e non una tappa della salvezza offertaci, nell’accogliere la tua Parola noi già ora viviamo e anticipiamo l’incontro ultimo e ne facciamo esperienza di gioia piena. Il futuro non è per noi un segmento che termina in modo improvviso, ma che ci apre alla dimensione dei beati.

Preghiera

Fa’, o Signore, che nella fede io possa accettare le ispirazioni, le guide che non mi fai mancare. Fammi accogliere le indicazioni dei tuoi vescovi, attraverso i quali esprimi la volontà del Figlio tuo, per realizzare il bene personale e comunitario, così che il tuo Regno possa essere fedelmente testimoniato.

Agire

Mi pongo in piena libertà e disponibilità all’ubbidienza del mio vescovo, per promuovere il bene della Chiesa locale.

Meditazione a cura di don Donatello Camilli, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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