Custodire la Parola con cuore materno

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Vangelo

Lc 2,16-21

Lettura

L’ottavo giorno dopo il Natale, la liturgia ci fa leggere il brano evangelico nel quale Luca narra come i genitori di Gesù, obbedendo alla Legge di Mosè, facciano circoncidere il loro bambino, mostrando con ciò che il Figlio di Dio è divenuto vero figlio di Abramo. La nostra attenzione però si rivolge a Maria, sua madre, e al suo atteggiamento interiore di fronte al grande evento salvifico che l’ha coinvolta. La Madre, modello della Chiesa e di ogni credente, «custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore».

Meditazione

È bello trasformare gli auguri che ci siamo scambiati per il nuovo anno con la benedizione che Dio consegnò a Mosè: «Il Signore ti conceda pace»Una pace che, prima di tutto, invade l’intimo dei nostri cuori, lì dove lo Spirito ripete, per noi, il grido del Figlio di Dio, fattosi uomo: «Abbà! Padre!»Occorre, però, educare il cuore a percepire quest’azione dello Spirito e assecondarla, per ricevere e donare pace. Quale esempio migliore di quello datoci da Maria santissima che «da parte sua, custodiva tutte queste cose meditandole nel suo cuore»? Anche per Lei, pur essendo «la donna dalla quale il Figlio di Dio è nato sotto la legge»il mistero di cui fu compartecipe è stato troppo grande. Per questo ha avuto bisogno di ritornarci sopra più volte; di confrontarlo con le parole dette dall’Angelo, con ciò che le avevano riferito i pastori di Betlemme, e con gli oracoli degli antichi Profeti ascoltati nella sua sinagoga di Nazaret. Maria custodì e meditò parole ed eventi in quell’occasione e per tutta la vita. Questo custodire e meditare la Parola fu la radice del coraggio con cui ella affrontò anche la prova che la vide partecipe della passione del suo Gesù. Ella ebbe la forza di rimanere ai piedi della croce, perché, nel suo cuore materno – pur straziato dal dolore – rimaneva la pace profonda frutto della Parola accettata con fede. Maria, ormai, sa che «nulla è impossibile a Dio»:né che lei, rimanendo vergine, abbia potuto concepire e dare alla luce un figlio, né che il suo Figlio, morto in croce, possa «risorgere il terzo giorno». Il cuore di Maria, perciò, anche quel Venerdì santo rimase colmo di profonda pace. Seguiamo l’esempio della nostra Madre santissima, accogliamo ogni giorno la Parola di Dio, custodiamola e meditiamola nel cuore, allora, questo nuovo anno, qualsiasi cosa ci succeda, sarà un anno di pace. 

Preghiera

«Come potrà un giovane tenere pura la sua via? Custodendo le tue parole. Conservo nel cuore le tue parole per non offenderti con il peccato. Voglio meditare i tuoi comandamenti, considerare le tue vie. Nella tua volontà è la mia gioia; mai dimenticherò la tua parola» (dal Salmo 119).

Agire

Da oggi, prima di addormentarmi, leggerò un brano dal Vangelo che avrò sul comodino, accanto al mio letto.

Meditazione a cura dei Monaci dell’Abbazia di Sant’Eutizio (Piedivalle di Preci – Perugia), tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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