“Responsabilità sociale, Borges e la trascendenza”: questo il tema de Il Cortile dei Gentili – l’iniziativa promossa dal Pontificio Consiglio per la Cultura per il dialogo tra credenti e non credenti – che ha preso il via oggi a Buenos Aires. L’appuntamento, guidato dal presidente del Dicastero, il cardinale Gianfranco Ravasi, si svolgerà fino al 29 novembre, spostandosi anche a Córdoba.
Il tema scelto ha un chiaro riferimento a Papa Francesco. Nei suoi anni giovanili di insegnante di letteratura al liceo Inmaculada de Santa Fe, Bergoglio studiò e fece studiare con grande passione lo scrittore argentino Jorge Luis Borges, che definì “un autore davanti al quale togliersi il cappello”.
“Difficile esprimere in una parola l’importanza per l’Argentina di uno scrittore che ne ha plasmato l‘identità culturale”, spiegano dal Cortile dei Gentili. Un intellettuale agnostico, ma del quale il Cortile intende approfondire “uno degli aspetti più discussi e affascinanti: la dimensione trascendente nascosta nelle sue opere”. Per farlo si terranno incontri, dibattiti, spettacoli e mostre.
L‘iniziativa è realizzata in collaborazione con il Foro Ecuménico Social e la Fundación Borges. Al dialogo con il card. Ravasi prenderanno parte Maria Kodama, vedova dello scrittore, il filosofo Santiago Kovadloff e il rabbino Daniel Goldmann. L’economista italiano Stefano Zamagni e l’economista argentino Bernardo Kliksberg interverranno invece ad una tavola rotonda su responsabilità sociale e civile.