Ruota del passeggino

Lasciarsi agganciare in maniera inseparabile alla ruota del “Campione”

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E’ sempre stato intraprendente in ogni difficoltà, il nostro Lando. Ma proprio non avrei mai pensato che potesse fare la gara ciclistica del paese. E’ stata per lui una grande impresa l’aver partecipato alla kermesse paesana, ma è addirittura straordinario averla anche vinta con una bici tanto strana.

Si è presentato al via con una bici fatta da una ruota normale, ma la seconda era la ruota del passeggino del nipotino. Ruota che è diventata la favola sulla bocca di tutti. Non si parlava della vittoria di Lando, ma del trionfo del nipotino, orgoglioso d’aver prestato la sua ruotina.

A tutti costi voleva partecipare, a tutti i costi voleva vincere, il nostro Lando. Ma a conti fatti, anche se il premio della vittoria è andato all’eccentrico ciclista, il vero monumento è stato fatto alla piccola ruota del passeggino.

Perché tanta attenzione a ciò che non vale o valeva poco? Il motivo è semplice: quella miniruota si è lasciata agganciare in maniera inseparabile alla ruota del potente ciclista.

Mi pare che questa posizione onorata nelle competizioni cristiane spetti a me e a te: “in lui risultiamo sempre e comunque più che vincitori”.

Qualcuno sottolinea la vittoria ribadendo il “nonostante” la nostra incapacità; ma noi osiamo affermare che il “Campione” sceglie proprio le cose deboli e senza valore per confondere i forti.

Ciao da p. Andrea

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Andrea Panont

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