Audacia, voglia di camminare e speranza per il "Nobel in Teologia"

Premio Ratzinger a Anne-Marie Pelletier e a monsignor Waldemar Chrostowski

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Si è svolta questa mattina, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico, in Vaticano, la cerimonia di consegna della quarta edizione del Premio Ratzinger, attribuito quest’anno ad Anne-Marie Pelletier, francese, docente di Sacra Scrittura ed Ermeneutica biblica presso lo Studio della Facoltà Notre Dame del Seminario di Parigi, e a monsignor Waldemar Chrostowski, polacco, docente di Esegesi del Vecchio Testamento e di Teologia presso la Facoltà di Teologia dell’Accademia di Varsavia.

A motivo dei numerosi impegni della mattinata, Papa Francesco ha chiesto al cardinale Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e curatore dell’Opera omnia di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, di rappresentarlo e di tenere il discorso.

Il cardinale Müller ha ricordato nel suo intervento che “la Congregazione per la Dottrina della Fede è particolarmente legata a Joseph Ratzinger, non solo per il fatto che ha guidato il Dicastero per più di ventitré anni, ma anche perché questa Congregazione ha il compito di promuovere e di tutelare la dottrina della fede, e la ricchissima teologia del Papa emerito è stata di grande importanza al riguardo, facendo brillare in tutta la sua forza e bellezza la dottrina cristiana”.

“Non a caso – ha proseguito il Prefetto, suscitando l’applauso dei presenti – Joseph Ratzinger-Benedetto XVI è stato definito il ‘Mozart della teologia’ ”. Il cardinale ha espresso “la profonda gratitudine della Chiesa a Benedetto XVI per il suo instancabile impegno di studioso e di maestro della scienza di Dio”. E ha citato infine le parole di Papa Francesco, in occasione del conferimento del Premio Ratzinger 2013, quando disse che con le sue opere Papa Benedetto “ha fatto dono alla Chiesa, e a tutti gli uomini, di ciò che aveva di più prezioso: la sua conoscenza di Gesù, frutto di anni e anni di studio, di confronto teologico e di preghiera. Perché Benedetto XVI faceva teologia in ginocchio”.

Nel suo saluto introduttivo, monsignor Giuseppe Antonio Scotti, presidente della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, ha fatto cenno a concetti quali “parresia, audacia, voglia di camminare, speranza”, notando: “È la fotografia spirituale delle due persone che abbiamo davanti a noi. Di loro si può dire, con verità, che hanno svelato quanto sia vero che ‘l’amore spinge l’intelligenza sul cammino dell’uomo come una madre spinge il figlio verso il futuro’, come diceva Methol Ferré. E nello stesso tempo aggiungeva che ‘Cristo è il cammino, ma attraverso molti cammini storici sempre nuovi, che esigono nuove letture del tempo’ ”. “Lasciandosi afferrare dalla Parola di Gesù che, sola, è in grado di zittire le nostre chiacchiere – ha concluso monsignor Scotti –, loro due hanno accompagnato generazioni di giovani ad avvicinarsi a Cristo nella complessità del tempo che ci è dato”.

Al cardinale Camillo Ruini, presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, è toccato delineare il profilo dei premiati. “La Prof. francese Anne-Marie Pelletier, studiosa di ermeneutica e di esegesi biblica, si è anche dedicata alla questione della donna nel cristianesimo e nella Chiesa: si tratta della prima donna che consegue il Premio Ratzinger” ha detto il porporato.

“È una personalità di forte rilievo nel cattolicesimo francese contemporaneo – ha osservato –, che unisce a un meritato prestigio scientifico e a una grande e versatile vivacità culturale un’autentica dedizione a cause assai importanti per la testimonianza cristiana nella società”. “Il Prof. Waldemar Chrostowski – ha sostenuto il cardinal Ruini – è un infaticabile e apprezzatissimo divulgatore della conoscenza della Bibbia, attraverso corsi di formazione, esercizi spirituali, pellegrinaggi. È inoltre impegnato nel dialogo cattolico-giudaico e polacco-giudaico. Unisce dunque al rigore scientifico la passione per la Parola di Dio, il servizio alla Chiesa e la sollecitudine per il dialogo interreligioso. È il primo polacco che consegue il Premio Ratzinger”.

Presenti alla cerimonia numerosi vescovi e cardinali, tra i quali il Decano del Collegio cardinalizio Angelo Sodano; il Comitato Scientifico e il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI; diversi studiosi insigniti negli anni precedenti con il Premio Ratzinger.

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Luca Caruso

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