Sono Andrea Tornielli de La Stampa, Aldo Maria Valli del Tg1 RAI e Daniele Bellocchio de L’Espresso i vincitori della II edizione del Premio giornalistico “Giuseppe De Carli”. A Luigi Accattoli, vaticanista emerito del Corriere della Sera è invece stato assegnato il Premio alla carriera.
La cerimonia di premiazione si è svolta ieri pomeriggio presso la Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura” – Seraphicum che, assieme alla Pontificia Università della Santa Croce, è partner accademico dell’Associazione “Giuseppe De Carli”, promotrice del Premio istituito alla memoria del compianto vaticanista fondatore di Rai Vaticano.
Tra i secondi classificati, Salvatore Cernuzio della redazione italiana di ZENIT, per la categoria giovani, la polacca Anna Artymiak, per la categoria testi, con una intervista pubblicata su Stacja 7, Alessandro Chiappetta, per la categoria filmati, con il documentario su Don Peppe Diana andato in onda su Rai Storia.
Menzioni speciali anche per Paola Bergamini (rivista Tracce), Francesco Muratori (La1 Radio Televisione Svizzera) e Giulio Serri (settimanale A Sua Immagine).
L’evento – presentato da Francesco Marcolini, attore della Star Rose Academy – è stato anticipato da una tavola rotonda moderata da Vincenzo Morgante, direttore TGR Rai, e introdotta dalla lectio di mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, su “Comunicazione e Nuova Evangelizzazione. Cosa si aspetta la Chiesa dai giornalisti”.
A seguire sono intervenuti la corrispondente del network spagnolo COPE, Paloma García Ovejero, e il vaticanista del Corriere della Sera Gian Guido Vecchi.
È stato inoltre presentato il libro “Dio è comunicazione per eccellenza. Giuseppe De Carli, professionista al servizio della verità”, a cura di Elisabetta Lo Iacono e Giovanni Tridente (ESC 2014).
Ai vincitori sono state consegnate delle medaglie d’argento personalizzate, che l’Associazione ha fatto incidere per una maggiore caratterizzazione dell’evento e per legare gli stessi premiati al nome e alla professionalità di Giuseppe De Carli, come auspicio di una carriera all’insegna dei valori che hanno caratterizzato il suo servizio alla verità.
I lavori pervenuti in questa edizione sono stati valutati da una giuria composta da Lucio Brunelli, Domenico Delle Foglie, Marina Ricci, Stefania Falasca, Domenico Paoletti, Donatella Negri, Santino Franchina e Carla Rossi Espagnet