“Per l’azione di alto valore civile ed umanitario e per le competenze di alto profilo scientifico nel campo del corso di laurea magistrale Governo dell’Unione Europea e Politica Internazionale”. Con questa motivazione, il rettore dell’Università di Catania, Giacomo Pignataro, ha conferito la laurea specialistica Honoris Causa al fondatore della Comunità di Sant’Egidio e ordinario di Storia contemporanea dell’Università degli Studi di Roma Tre, Andrea Riccardi, davanti al corpo accademico e alle autorità civili, militari ed ecclesiastiche.
“Annoveriamo il prof. Riccardi tra i docenti della nostra Università – ha detto il rettore – perché ci aiuterà nell’ambizioso progetto di costruire una società civile migliore; le università devono essere un luogo di formazione dei nostri giovani ed anche di confronto tra le diverse tradizioni del mondo tramite un progetto interculturale anche alla luce dei flussi migratori nell’area del Mediterraneo”.
Il prof. Riccardi ha ringraziato per l’onore conferito, ritenendosi semplice testimone di alcune storie di pace o di ricerca della pace, vissute dalla Comunità di Sant’Egidio.
Storie degli ultimi 25 anni che mostrano come, anche in condizioni disperate e aggrovigliate, la pace é possibile; e quando dopo la fine della guerra fredda, sembrava apparire un arcobaleno di pace, sono cominciati i conflitti di civiltà e di religione, guerre civili ed etniche.
La Comunità di Sant’Egidio, fondata nel 1968, ha conseguito un ruolo di “particolare soggetto internazionale”, quale propositore di una costruttiva cultura del dialogo, presente nei cromosomi della Comunità, insieme alla speranza di pace ed al realismo di azioni concrete per la pace.
La pace è possibile: bisogna trovare le vie per realizzarla, ricostruendo le fratture, creando un’intelaiatura di garanzie per il futuro, mostrando che non c’è niente di peggio che la guerra, dando sbocco alla volontà dei popoli ostaggi della guerra. La ricerca di ciò che unisce ha consentito di costruire processi di pace e la Comunità di Sant’Egidio ha svolto il ruolo di osservatorio sull’orizzonte internazionale, sulle frontiere della guerra, della violenza e della povertà dei popoli.
Il prof. Riccardi si è dimostrato particolarmente sensibile al tema della coabitazione e del dialogo interreligioso fra mondi culturali differenti, ha studiato i rapporti fra cristiani e musulmani tra il XIX e il XX secolo ed è stato “mediatore nel negoziato per la pace in Mozambico nel 1992 dopo 16 anni di guerra civile ed in altre crisi belliche in Sudan, nel Burundi, in Albania, in Uganda, nel Guatemala, nel Kossovo e in Costa d’Avorio”, ha ricordato il prof. Giuseppe Vecchio, ordinario di Diritto, che ha letto la motivazione alla laurea honoris causa.
Sul percorso accademico di Riccardi, che ha anche rivestito la carica di ministro del Governo Monti per la cooperazione internazionale e l’integrazione, si è soffermato, con la laudatio, il prof. Giuseppe Barone, direttore del dipartimento di Scienze politiche e sociali, concludendo che il prof. Riccardi, “può annoverarsi tra i maggiori studiosi del cattolicesimo contemporaneo, della storia della Chiesa e del dialogo interconfessionale tra le Religioni”.