Ho vissuto gli anni della mia infanzia in una casa senza luce elettrica e senza acqua.
L’acqua la andavamo a prendere alla fontana in centro del paese, con il secchio o con la botte trainata dai buoi.
Applicata la corrente elettrica in casa, mi è entrata negli occhi la meraviglia di quella lampadina che fissavo a lungo quale benefica dispensatrice di luce. Poi pian piano l’elettricità si è trasformata in mille usi, si è concretizzata in vita con i vari servizi utili alla casa.
Una centrale elettrica genera una enorme potenza, un numero impressionante di chilowattore; ma finché non è applicata alle macchine, ai congegni che la esprimono, è morta.
La luce del sole finché non manifesta i colori non rivela se stessa, la luce elettrica finché non illumina è morta.
La fede ha in sé l'onnipotenza di Dio…ma finché non la applichi nella pratica della tua vita, finché non eserciti la carità con tutte le sfumature, non conoscerai, né potrai godere la policromia dei colori.
Appena renderai viva la fede nell’amare il tuo prossimo, essa ti apparirà in tutto lo splendore dell’arcobaleno: i sette colori dell’iride si rivelano nelle sfumature delle quattordici opere di carità e di misericordia.
Ciao da p. Andrea
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