Humanae vitae: via naturale dell'amore. Le ragioni di una scelta

La Confederazione Italiana dei Centri per la Regolazione Naturale della Fertilità sottolinea il valore e l’attualità di questo metodo

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La Confederazione Italiana Centri per la Regolazione Naturale della Fertilità, la cui presidente è Giancarla Stevanella, in occasione del Sinodo sulla famiglia e della prossima beatificazione di Paolo VI, ha offerto un contributo alla riflessione sull’attualità della sua enciclica profetica, con un documento dal titolo Humanae vitae: via naturale dell’amore. Le ragioni di una scelta, di cui offriamo una breve selezione.

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La Confederazione Italiana dei Centri per la regolazione naturale della fertilità si sente chiamata in questo particolare momento storico a prendere posizione – per quanto le compete – dinanzi al dibattito scaturito in occasione del sinodo sulla famiglia, e in particolare circa la dottrina esposta in Humanae Vitae. Se molti aspettano una parola di conferma, molti altri invece sembrano attendere dalla Chiesa una presunta – cosiddetta – “apertura” al riguardo, ossia un cambiamento radicale della dottrina sulla contraccezione.

La Confederazione tiene da subito a precisare che Humanae Vitae non è banalmente l’enciclica sulla contraccezione o sul divieto posto all’utilizzo della contraccezione, come volgarmente si sente dire. Chiunque avesse finalmente il coraggio di leggere personalmente l’enciclica, dovrebbe prendere atto di un grande inno all’amore coniugale, di un testo cioè che racconta – non inventa, né arbitrariamente decide – la pienezza e la bellezza, in una parola la verità dell’amore coniugale.

La proposta chiara dei metodi naturali come unica via capace di permettere, presidiare e promuovere l’amore di coppia come donazione e accoglienza totali l’uno dell’altra è parte integrante della possibilità di fare esperienza di tale verità: di verificare, ossia di fare vero in modo feriale, nella carne degli sposi, quello che è avvenuto nella celebrazione del matrimonio.

È bene puntualizzare che i metodi naturali non sono un dono semplicemente per i credenti, e anche se forse solo la Chiesa ha investito molto in questa direzione e promosso e sollecitato la ricerca scientifica sui metodi naturali, è senz’altro vero che essi non sono un prodotto della Chiesa, né una sua invenzione. I metodi naturali, infatti, poggiano originariamente e originalmente sulla struttura stessa dell’essere umano, sulla sua differenza di maschile e femminile, e sulla dinamica naturalmente inscritta nell’unica verità della sessualità coniugale possibile, quella tra uomo e donna,  in ogni suo atto. In questo senso Humanae Vitae non fa che riconoscere quello che da sempre appartiene all’essere umano, ad ogni essere umano e alla coppia, il che significa che la proposta dei metodi naturali è per tutti e a disposizione di tutti, in altre parole e con un linguaggio moderno è laica e aconfessionale. In tale direzione il rifiuto della contraccezione non è banalmente un divieto incomprensibile e disumano, ma la logica conseguenza del grande “sì” detto alla pienezza e bellezza dell’amore. Il metodo naturale altro non è che l’apprendimento dell’alfabeto in cui è scritta la fisiologia della sessualità umana.

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La Confederazione Italiana dei Centri per la regolazione naturale della fertilità si sente particolarmente toccata in questo tempo dalla beatificazione imminente di Paolo VI, e vuole esprimere la propria gratitudine per Humanae Vitae proprio continuando fedelmente a proporre attraverso i metodi naturali la bellezza e verità dell’amore coniugale.                                    

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Per ogni approfondimento:

http://www.confederazionemetodinaturali.it/userfiles/News/files/2014-10-HVVIANATURALEDELLAMORE.LERAGIONIDIUNASCELTA.pdf

Per la lettura del testo integrale cliccare qui.

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Angela Maria Cosentino

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