Vangelo

Lc 10,13-16 

Lettura

Nei versetti precedenti alla pericope evangelica che oggi leggiamo, Gesù ha inviato settantadue discepoli con la missione di trasmettere i contenuti della fede, con l’annuncio e la testimonianza. La zona in cui essi operano, nelle immediate vicinanze del Lago di Gennezaret, o Mare di Galilea, vede Gesù presente come maestro e consolatore delle molte sofferenze che sono pane quotidiano per molti, soprattutto i più poveri. Come mai, si chiede Gesù, la gente che mi ha visto e conosciuto, non si fa coinvolgere dalla mia proposta di vita? La domanda ricorre più di una volta nei discorsi o nelle affermazioni di Gesù. Egli sa bene che la fede è sempre e solo dono di Dio, grazia. Tuttavia, l’ascoltatore di Gesù ha la sua parte di responsabilità. 

Meditazione

È significativo notare che questi settantadue o settanta non vengono qualificati come lo sono stati i Dodici in Luca 9,1-6. Potremmo definirli “cristiani semplici”. Tuttavia, in particolare, i versetti che sono proclamati oggi sottolineano che la salvezza di quanti hanno inteso il messaggio evangelico, si manifesta e si compie come “responsabilità del dono ricevuto”. Questo avvertimento del Signore, mediante la forza delle espressioni che Egli usa, ci trasmette un messaggio molto importante: se una persona non ha ricevuto un tale dono, o l’ha ricevuto in piccola misura, la sua risposta è certamente meno impegnativa. Ma chi è stato “illuminato” e battezzato? Così, possiamo pensare che sia per il riferimento alla città di Sodoma, cancellata addirittura dalla faccia della terra, secondo il capitolo 18 del libro di Genesi. In uguale misura questa attenuata responsabilità vale per le città pagane contemporanee all’età evangelica, come Tiro e Sidone. Ma che cosa ci si deve attendere da parte della gente che popola città come Cafàrnao e come gli altri luoghi che hanno direttamente conosciuto il Signore, che hanno visto i segni da lui operati e ascoltato la sua parola di salvezza? Il versetto 16 propone la parola di Gesù che conferma la caratteristica dell’opera missionaria dell’annuncio evangelico: è incontro personale con il Figlio inviato dal Padre per la nostra salvezza. Allo stesso tempo viene dichiarata l’assoluta connessione della evangelizzazione con l’opera salvifica compiuta dal Signore Gesù. Solo Lui è luce, verità, vita. 

Preghiera

Non mi manchi, Signore, in questo giorno lo sguardo sui miei pensieri, la coscienza chiara del motivo delle mie azioni, perché possano in ogni momento e in ogni gesto esprimere la sintonia con l’amore misericordioso che ho ricevuto da Te. 

Agire

Mi domando come vivo la mia responsabilità di credente: tra le persone che incontro oggi, vi è qualcuno a cui posso proporre una lettura evangelica, o un gesto di carità? 

Meditazione a cura di mons.Giovanni Giudici, vescovo di Pavia, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it