È giunto ieri a Bucarest il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali. Nella capitale rumena, il porporato ha celebrato la Divina Liturgia in occasione della solenne inaugurazione dell’Eparchia di San Basilio Magno in Bucarest e l’insediamento del primo vescovo, mons. Mihai Frăţilă.
Nella sua omelia, riportata in ampi stralci dalla Radio Vaticana, il cardinale ha ricordato ai presenti che “siamo qui, oggi, in umile e confidente abbandono alla volontà di Dio, a prendere coscienza del nostro essere Chiesa, inaugurando la nuova Eparchia”.
“Non abbiamo orgoglio o vanto umano – ha aggiunto -, non siamo contro nessuno, soltanto facciamo risuonare la gioia che ci è data per aver ricevuto l’Evangelo di Cristo, e per la possibilità di annunciarlo con la parola e l’esempio della nostra vita”.
Testimoni di questo impegno sono, secondo il Capo Dicastero, i confratelli vescovi che rappresentano le Chiese Cattoliche Orientali in Ungheria, Grecia, Ucraina, oltre a numerosi altri Presuli latini della Romania e da altri Paesi.
L’auspicio è dunque che “il popolo di Dio dell’Eparchia di San Basilio Magno sia capace di relazioni autentiche dentro le proprie famiglie, nei luoghi di lavoro, nel contesto sociale e civile”. E che, come spesso ricorda Papa Francesco, “l’accoglienza e l’azione pastorale sia rivolta soprattutto ai poveri”.
In particolare, il prefetto della Congregazione per le Chiese orientali ha esortato “a rendere sempre luminosa la testimonianza della comunione ecclesiale. Anzitutto con i fratelli e sorelle della tradizione latina, ma anche con la Chiesa Ortodossa di Romania”.
“Sforziamoci – ha insistito – di praticare insieme la giustizia e la verità, compiamo ogni giorno gesti di riconciliazione, ripetiamo spesso le parole del Patriarca Giuseppe, venduto come schiavo in Egitto, ma che arriva ad affermare di coloro che l’hanno allontanato: ‘Cerco i miei fratelli’”.