Si riunirà a Minsk il 'gruppo di contatto' sulla crisi ucraina

L’appuntamento, previsto per il 1° settembre, coinvolge Ucraina, Russia e Osce. Intanto Mosca vuole organizzare un “ponte umanitario” per aiutare i civili

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Un tentativo per stemperare i toni e giungere a una soluzione alla crisi ucraina verrà fatto lunedì prossimo, 1° settembre. Lo ha comunicato il Ministero degli Esteri bielorusso, il quale ha dato conferma che la capitale Minsk ospiterà la riunione del “gruppo di contatto” formato da rappresentanti di Ucraina, Russia e Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). Previsti dibattiti, ulteriori dettagli non sono stati comunicati.

Secondo una nota del Cremlino, il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko nel corso di una conversazione telefonica hanno “sottolineato l’importanza di organizzare nella capitale bielorussa delle consultazioni del ‘gruppo di contatto’ con la partecipazione di rappresentanti delle autorità di Kiev, delle regioni del sud est (dell’Ucraina), dell’Osce e della Russia”.

Denis Pouchiline, capo del “parlamento” della “Repubblica di Donetsk” autoproclamata dai separatisti, aveva partecipato all’ultima riunione a Minsk del gruppo di contatto, il 31 luglio scorso. Sembra intanto che abbia sortito effetti l’invito di Putin nei confronti dei separatisti di adibire un “corridoio umanitario” per consentire alle forze militari ucraine accerchiate di fuggire.  Il portavoce del Consiglio di sicurezza ucraino, Andriy Lysenko, ha infatti annunciato che le truppe ucraine si stanno ritirando dalla città di Ilovaysk, 20 chilometri a est della roccaforte separatista Donestk.

In questi territori devastati dal conflitto la Russia vuole organizzare un “ponte umanitario” per effettuare invii di aiuti. Autorità russe, organizzazioni non governative e imprese “pensano di organizzare non un unico convoglio umanitario, che abbiamo già inviato, ma un secondo, un terzo, un decimo”, ha dichiarato il vice ministro della Difesa, Anatoli Antonov, citato dall’agenzia di stampa russa RIA-Novosti. “In modo generale, vorremmo un ponte umanitario normale” tra la Russia e le città controllate dai ribelli di Lugansk e Donetsk, dove numerosi civili sono intrappolati nei combattimenti. Il tema del “ponte umanitario” potrebbe trovarsi al centro del dibattito che si terrà lunedì prossimo a Minsk.

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ZENIT Staff

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