I vescovi scozzesi incoraggiano i cittadini a votare al referendum

Il prossimo 18 settembre il voto degli scozzesi potrebbe sancire l’indipendenza della Scozia dalla Gran Bretagna. Messaggi dei vescovi verranno letti al termine delle Messe questo fine settimana

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Le attese di tutta la Gran Bretagna si stanno concentrando sulla data del 18 settembre prossimo, quando si terrà in Scozia, come risultato di un accordo tra il primo ministro scozzese Alex Salmond e il premier britannico David Cameron, un referendum per l’indipendenza della Scozia dal Regno Unito. Si tratta di uno storico crocevia, poiché laddove gli elettori scozzesi dovessero decidere per l’indipendenza, si interromperebbe un percorso iniziato nel 1707, anno in cui con l’Atto di Unione fu sancita l’annessione del Regno di Scozia a quello di Gran Bretagna.

Alla questione non rimane indifferente il mondo ecclesiastico. I vescovi scozzesi stanno invitando in questi giorni i cittadini a recarsi alle urne. Mons. Philip Tartaglia, arcivescovo di Glasgow, e mons. Leo Cushley, arcivescovo di St. Andrews ed Edimburgo, hanno deciso entrambi di far leggere un messaggio ai fedeli al termine delle Messe di questo fine settimana.

Nel testo redatto da mons. Tartaglia si legge che lui, insieme agli altri presuli scozzesi, è “profondamente consapevole dell’importanza di questo referendum”. Pertanto, l’arcivescovo di Glasgow incoraggia e invita “tutti gli aventi diritto al voto” ad esercitare questo diritto “in piena libertà di scelta e in conformità con il proprio devoto giudizio su ciò che è meglio per il futuro” del Paese. “Che Dio ci guidi e ci benedica in qualunque scelta facciamo con buona coscienza”, la sua conclusione.

Mons. Cushley dal canto suo ha scritto: “Vi incoraggio, alla luce della dottrina sociale cattolica, a considerare con attenzione le questioni e a fare il vostro dovere civico. A prescindere dal risultato del referendum, mi auguro che tutti i cattolici continueranno ad impegnarsi positivamente per il bene pubblico, per far sì che il messaggio cristiano e i suoi valori siano meglio espressi e compresi, a beneficio di tutta la comunità”. È in questo modo che, conclude il presule, “la nostra amata terra sarà un posto più giusto, pacifico e prospero per tutti i suoi cittadini”.

Risultato del referendum che appare, allo stato attuale, per nulla scontato. In tutta la Gran Bretagna si rincorrono i sondaggi, secondo i quali negli ultimi tempi gli indipendentisti starebbero guadagnando punti. Il Daily Mail ha scritto ieri che il 53% degli elettori è contrario all’indipendenza, mentre il 47% è favorevole. Una crescita di quattro punti percentuali da parte di questi ultimi: nell’ultimo sondaggio svolto prima di quello pubblicato ieri, infatti, gli indipendentisti si fermavano al 43%.

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ZENIT Staff

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