Oltre 12 milioni di dollari: è la fortunata cifra raccolta finora da REACHPhilippines, la campagna di aiuti e solidarietà alle vittime del tifone Haiyan promossa dalla Caritas filippina e dall’organismo della Conferenza Episcopale che si occupa di attività sociali e caritative (Cbcp-Nassa).
Secondo quanto dichiarato all’agenzia Asia News da Josephine Ignacio-Labonte, capo dell’unità di coordinamento per gli aiuti umanitari di Caritas Filippine, si tratta del “più vasto progetto di recupero post disastro” dell’ente caritativo cattolico nel Paese. Un successo “non solo in termini di denaro raccolto”, ma soprattuto per il numero di “comunità (diocesi) coperte in contemporanea” e per il “numero di progetti” messi in campo.
Oltre ai 565 milioni di pesos raccolti dalla leadership filippina (12,8 milioni di dollari raccolti), tra i numeri della campagna si annoverano: 141mila persone che ne beneficeranno sparse in 118 comunità, 35 municipalità e nove diocesi colpite dal tifone. In queste ultime le urgenze maggiori sono state la realizzazione di ripari, la distribuzione di mezzi di sostentamento, acqua, servizi igienico-sanitari ed ecosistemi di recupero, con una mappatura attenta delle aree a rischio e del livello di pericolo.
Secondo le stime, per un ritorno alla piena normalità saranno necessari ancora otto miliardi di dollari. Abbattutosi sulle isole Visayas, nelle Filippine centrali, l’8 novembre 2013, il tifone Haiyan ha colpito infatti circa 11 milioni di persone. Ad oggi vi sarebbero oltre 1.700 dispersi e il numero delle vittime è superiore a 5mila, anche se il presidente Aquino – sottolinea Asia News – ha voluto ridimensionare le cifre, sottolineando che le prime stime [superiori a 10mila] erano frutto della reazione emotiva alla tragedia e il numero dei morti non supera i 2.500.