In campo per la pace e l'integrazione

Il 1° settembre, i campioni del calcio internazionale si sfideranno amichevolmente allo Stadio Olimpico di Roma per una partita interreligiosa ispirata da Papa Francesco

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Sfidarsi in una partita di calcio non per la gloria, ma per la pace e l’integrazione religiosa e razziale. E’ quanto avverrà il prossimo 1° settembre, alle 20.45, allo Stadio Olimpico di Roma, con la partita interreligiosa per la pace in onore di Papa Francesco.  

Ezequiel Lavezzi, Andrea Pirlo, Lionel Messi, Cristian Ledesma, Juan Iturbe, sono solo alcuni dei grandi nomi che prenderanno parte all’iniziativa, nata su ispirazione del Papa, grande amante dello sport, e su idea dell’ex calciatore dell’Inter Javier Zanetti, connazionale di Bergoglio. Insieme a loro anche altri famosi campioni di diverse nazionalità. 

Il ricavato sarà destinato al progetto “Un’alternativa di vita”, promosso dall’ente educativo “Scholas Occurentes”, fortemente voluto dal Pontefice e dall’associazione “Pupi” fondata da Zanetti e da sua moglie Paula. 

L’evento è stato presentato stamane in conferenza stampa presso la Radio Vaticana, alla presenza, tra gli altri, dello stesso Zanetti, dei giocatori Ledesma della Lazio e Iturbe della Roma e di mons. Guillermo Karcher, officiale della Segreteria di Stato e cerimoniere pontificio.

Quest’ultimo ha portato il saluto del Pontefice, raccontando che, durante la mattinata, ha parlato al Santo Padre dell’incontro. Il Pontefice ha quindi chiesto di ringraziare chiunque abbia aderito a questa iniziativa che – ha detto – vuol essere “un’ulteriore scommessa per la pace”.
“Come si sa – ha sottolineato Karcher – è stato lo stesso Papa Francesco a lanciare questa proposta: organizzare una partita interreligiosa, una partita amichevole tra giocatori di ogni squadra e di ogni religione e confessione cristiana”. Tutto nello spirito di ‘Scholas Ocurrentes’ che mira infatti alla costruzione di “una rete di interscambio di progetti educativi e di valori per favorire la cultura dell’incontro e la cultura della pace”.
Ecco perché – ha rimarcato l’officiale vaticano – “il Papa ha voluto che prima di ogni partita si piantasse, anche in modo simbolico, un ulivo; come quello che lui – quando era arcivescovo di Buenos Aires nell’Anno Santo, nell’anno 2000 – piantò in Plaza de Mayo insieme a sette mila alunni di diverse scuole, statali e non, e alla presenza dei rappresentati di altre religioni”.

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Per sostenere l’iniziativa “Un’alternativa di vita” si può inviare un sms solidale al numero 45593


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ZENIT Staff

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