Dopo la barbara esecuzione in diretta video di James Foley, il reporter americano decapitato da un rappresentante dell’Isis, giunge dal Kenya la notizia di un altro fatto di sangue. Si tratta di un autista keniota cristiano decapitato dai miliziani islamici di Al Shabaab, dopo che questi avevano rapito un gruppo di commercianti nei pressi della località turistica di Lamu, vicino Mombasa.
A riferirlo è stata la polizia locale, informando che tre degli ostaggi, dopo esser stati portati nella foresta di Boni, sono stati liberati dai jihadisti in quanto musulmani. All’autista – il cui corpo è stato ritrovato ieri – è toccata invece la barbara esecuzione in quanto cristiano.
Non è la prima volta che Al Shabaab, uno dei più efferati gruppi terroristici di matrice islamica, legato ad Al Qaeda, attacca la città di Lamu, patrimonio mondiale dell’Unesco, e i suoi turisti. Gli attacchi a volte si estendono anche al vicino Kenya, come segno di vendetta verso la capitale che ha inviato truppe dell’Unione Africana a Mogadiscio proprio per contrastare i jihadisti.
Non dimentichiamo inoltre che i terroristi di Al Shabaab sono i responsabili di uno dei più devastanti assalti degli ultimi tempi: quello al centro commerciale Westgate di Nairobi, dove morirono oltre 60 persone e centinaia di persone furono ferite.