Le rivelazioni pubblicate sul Guardian ieri hanno innescato un andirivieni di conferme e smentite che ha conosciuto soltanto nella mattinata di oggi l’ultimo capitolo. Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le due giovani italiane rapite in Siria a fine luglio, non sarebbero al momento nelle mani dei jihadisti dell’Isis. Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri, Mario Giro, che ha ribadito l’invito a “mantenere il massimo riserbo” in quanto “la situazione è molto fluida”.

"A quello che risulta le indiscrezioni del Guardian non sembrano veritiere", ha aggiunto Giro a Rainews24. Il governo italiano farà "tutto il possibile perché siano liberate come speriamo sia fatto presto", conclude.

Salvatore Marzullo, papà di Vanessa, ha così commentato le dichiarazioni del sottosegretario agli Esteri: “Il fatto che non fossero in mano all'Isis per noi non è una smentita perché mai avevamo avuto conferme ufficiali che lo fossero". E ha poi aggiunto: "L'unica cosa che ci ripetono dalla Farnesina è di avere tanta pazienza", spiegando di avere notizie solo dalla stampa, "di ufficiale e sicuro a noi non è stato comunicato nulla”. Ieri lo stesso papà aveva dichiarato alla stampa di sentirsi “tranquillo e ottimista” perché del parere “che a breve rivedremo Vanessa e Greta”.

Le due ragazze, di 20 e 21 anni, sono scomparse ad Aleppo, dove si trovavano per il Progetto Horryaty, fondato da Roberto Andervill, volontario delle Acli. Si trattava del secondo viaggio delle due giovani, entrambe lombarde, in Siria.