Sono oltre 1000 i pellegrini dell’Opera Romana Pellegrinaggi in partenza lunedì alla volta di Lourdes in occasione del pellegrinaggio diocesano e nazionale, presieduto dal Cardinale Vicario, Agostino Vallini. I pellegrini pregheranno alla Grotta di Massabielle per la pace.
L’Opera Romana Pellegrinaggi, che quest’anno taglia il traguardo degli ottant’anni nel suo impegno pastorale volto ad evangelizzare attraverso lo strumento del pellegrinaggio, ha nella sua mission l’attenzione solidale e concreta a quelle zone “calde” del mondo dove la pace è un bene non scontato e dove le popolazioni soffrono a causa di situazioni politiche complesse.
Ecco perché andare a Lourdes quest’anno non può che avere questo unico scopo: pregare per la pace. Pregheranno intensamente i pellegrini dell’Opera Romana Pellegrinaggi, presieduta dal cardinale Vicario del Papa, da sempre impegnata in prima linea a far sì che il pellegrinaggio sia vissuto e percepito come un vero veicolo di pace.
L’Opera Romana Pellegrinaggi ha dato il via dal 1991 alla tradizione dei gesti profetici, tra i quali i più significativi sono nel 1991 “Il Cero della Pace a Gerusalemme” al termine dell’Intifāda in Terra Santa; nel 1992 “La statua della Vergine Immacolata a Beirut” nel Santuario Harissa, per la ricostruzione spirituale e materiale del Libano, al termine della guerra civile; a Sarajevo nel 1995 quando venne portata la “Lampada della Pace”; nel 1996 nel Cenacolo di Gerusalemme “Il Candelabro di Fede e di Pace”, simbolo dell’unità e della trinità di Dio ed inoltre l’unico Dio nella diversità delle tre grandi religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo e Islam ed infine in Iraq nel dicembre dello scorso anno con il “Pellegrinaggio ad Ur”, alla casa di Abramo.
“Dove non ci riescono le teste delle grandi diplomazie, ci possono provare il cuore e le gambe dei pellegrini – afferma monsignor Andreatta, che proprio a luglio è andato in Terra Santa in aiuto dei fratelli israeliani e palestinesi -. Quest’anno ai piedi della Madonna di Lourdes invocheremo il dono della pace nel Medio Oriente e nel Mondo e invitiamo tutti ad unirsi a questa grande preghiera. Proprio Papa Francesco recentemente ci ricordava che «per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra» e ci invita a pregare affinché «Il Dio della Pace susciti in tutti un autentico desiderio di dialogo e di riconciliazione. La violenza non si vince con la violenza. La violenza si vince con la pace».
Arriveranno in aereo ed in nave coloro che prenderanno parte a questo pellegrinaggio, appuntamento annuale fin dal 1957 quando fu organizzato per la prima volta in treno. A fare da filo conduttore in queste giornate di pellegrinaggio il tema pastorale scelto per il 2014 dal santuario di Lourdes: “La gioia della conversione”.
“Lourdes è la casa di Maria, il luogo che pensi di avere scelto e che invece è il luogo in cui avevi un appuntamento che non sapevi di avere, dove vai per chiedere una grazia e finisci per pregare per gli altri che hai incontrato – spiega monsignor Andreatta -. La conversione, dono che a Lourdes in tantissimi ricevono, è la chiave di volta per un futuro di pace. Solo da un cuore convertito sgorga la vera pace”.