Riportiamo la prefazione del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, al libro “Pensieri di Paolo VI per ogni giorno dell’anno – Autobiografia Spirituale”, edito dall’Associazione Editoriale Promozione Cattolica A.E.P.C. (www.quotidianolavia.it).
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Sono lieto di presentare questa raccolta di “pensieri di Paolo VI”, relativi a significative tematiche della vita umana e del cammino cristiano. L’antologia ci aiuta a cogliere qualche aspetto della poliedrica personalità di Giovanni Battista Montini.
Uomo di grande cultura umanistica e teologica, amico di filosofi quali J. Maritain e J. Guitton, egli conobbe profondamente e seguì con premura le trasformazioni del mondo moderno, nel costante proposito di raccoglierne gli aspetti positivi, di correggerne le devianze, di indirizzarne gli sviluppi verso traguardi di autentico progresso.
Erano assai vivi in lui l’interiorità, estranea a comportamenti altisonanti e ad effetto, come pure il profondo senso dell’amicizia e il vivo interesse per il mondo giovanile (eredità degli anni vissuti come Assistente della FUCI).
Rimangono praticamente sconosciuti i tanti atti di carità e di solidarietà da lui compiuti: il suo animo non poteva rimanere indifferente di fronte all’umana povertà! E’ in questa ottica che va collocata la grande Enciclica Populorum Progressio.
Negli anni del servizio in Segreteria di Stato, poi come Arcivescovo di Milano, infine come Sommo Pontefice, egli si dedicò con singolare passione ad indagare il mistero umano-divino della Chiesa che amò di un amore incomparabile.
Tornano alla mente le commosse e belle parole di Giovanni Paolo I, nel suo primo Angelus, in cui, spiegando la ragione della scelta del nome, così si espresse in riferimento al suo immediato predecessore: “In 15 anni di pontificato questo Papa non solo a me, ma a tutto il mondo ha mostrato come si ama, come si serve e come si lavora e si patisce per la Chiesa di Cristo” (27 agosto 1978).
Pastore saldamente ancorato alla Verità, la sua fede cristallina ed incrollabile non cedette a giudizi del momento e a visioni legate a interessi contingenti. Al tempo stesso, non esitò a dialogare con tutti gli uomini di buona volontà, perché interiormente libero e perché consapevole che lo Spirito Santo “soffia dove vuole” (cfr Gv 3,8), guidando in modi diversi il cammino della storia della salvezza.
Il Venerabile Servo di Dio Paolo VI, che la Chiesa si appresta a proclamare Beato, operò instancabilmente per la pace; di questo bene incommensurabile, egli è stato maestro e testimone, oltre che intrepido difensore e attivo costruttore.
La testimonianza della sua vita e l’eco del suo fecondo servizio alla Chiesa non si sono spenti nella memoria di tutti noi. Grande, infatti, è il debito di gratitudine che ci unisce a questo venerato Pontefice, saggio e zelante Pastore che ebbe l’ardua missione di guidare la Chiesa per oltre un quindicennio, in un periodo difficile e burrascoso.
Mentre il suo luminoso Pontificato va collocandosi sul quadrante della storia, il suo messaggio e l’esemplarità della sua vita appaiono sempre più come un commento significativo al Vangelo. Quale uomo di Dio, impegnato a testimoniare le Beatitudini, egli visse un’esistenza operosa, che fu una continua ascensione all’umiltà, alla pazienza, alla mitezza, alla giustizia, alla misericordia.
Formulo l’auspicio che questa antologia di pensieri e riflessioni possa suscitare nei lettori il desiderio di imitare la fede, la speranza e la carità di Paolo VI, indimenticabile Pontefice innamorato dell’uomo perché innamorato di Cristo.
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