Ultimamente si susseguono i vari incontri dei “grandi”. Le promesse, i programmi si presentano allettanti e le previsioni ricche delle migliori aspettative. Con una cadenza ormai prevedibile, ne seguiamo lo svolgimento nelle fasi alterne di ogni summit.
Anche nell’ultimo abbiamo atteso il risultato positivo fino alle ultime luci dell’alba. Al termine i giornali, come un’antifona, ci ripetono che l’incontro dei “grandi” ha sortito risultati negativi, che hanno deluso le aspettative.
Se non sto attento, anch’io mi lascio travolgere dal clima disfattista, dimenticandomi di pensare a un risultato comunque positivo.Ad ogni incontro c’è da gridare alla vittoria raggiunta per il fatto che, al di là dei risultato immediato, i “grandi si siano incontrati”. Quando i grandi si incontrano fanno opera utile per tutta l’umanità.
La loro grandezza ad ogni incontro smussa l’alterigia di chi presume di fare strada da solo; la loro grandezza sta crescendo man mano che la presunzione dei singoli decresce.
L’umanità sarà salvata dalla comunione delle “due o tre piccole, inutili cose” che ognuno avrà il coraggio di mettere insieme per offrirle a “Chi le sa moltiplicare”.
Ciao da p. Andrea
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