Libertà d’informazione impedita in Sud Sudan. Il 16 agosto sono state bloccate le trasmissioni di Radio Bakhita, la principale radio cattolica del Paese, le autorità ne hanno imposto la chiusura definitiva e hanno arrestato il caporedattore, Ochan David Nicholas. Il motivo risiederebbe nel fatto che l’emittente, di proprietà dell’arcidiocesi di Juba, ha dato notizia di scontri tra forze governative e ribelli.
Gli scontri in questione, avvenuti il 15 agosto, hanno visto contrapporsi le truppe governative fedeli al presidente Salva Kiir e quelle dell’opposizione legate all’ex vice-presidente Riek Machar. Gli accordi di pace siglati a giugno non sono stati applicati dalle due parti, non è ancora stato costituito un governo di unità nazionale. Dall’inizio del conflitto, a dicembre 2013, diversi altri media sudsudanesi hanno subito lo stesso destino di Radio Bakhita.
“Il nostro caporedattore è in carcere e non sappiamo quando potremo tornare a trasmettere”, riferisce alla Agenzia Misna Albino Tokwaro, direttore dell’emittente. “Ocean David Nicholas – riferisce il direttore – è stato arrestato per una notizia trasmessa venerdì in merito a combattimenti in corso a Bentiu”.