"Due cupole": un invito a scoprire il mistero, il cuore e la passione di Torino

Don Luca Ramello, direttore della Pastorale Giovani della Diocesi della città, illustra il progetto “Turin for young 2015”

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“Torino, che conserva la viva memoria di don Bosco e le sue opere, vi aspetta numerosi per vivere insieme l’avventura stupenda della riscoperta di questo Santo nei luoghi stessi dove lui ha operato perché i ragazzi fossero riconosciuti come soggetti responsabili, attivi e protagonisti della vita della Chiesa e della società.”

Con queste parole monsignor Cesare Nosiglia ha invitato i giovani di tutto il mondo a visitare il capoluogo piemontese, nel periodo dell’ostensione della Sacra Sindone.  E per farlo, ha scelto internet ed in particolare la nuova Comunità telematica “Turin for young 2015”, un progetto della Pastorale giovanile diocesana e salesiana, attivo da sabato scorso.  Attraverso un comodo click, su facebook o su twitter, è possibile entrare in un” mondo digitale giovanile” ed essere quindi informati su iniziative riguardanti il Bicentenario dalla nascita di Don Bosco, la Sindone o ancora le ultime notizie sull’attesa visita di papa Francesco.

Don Luca Ramello come è nato il progetto e quali sono le aspettative di questa nuova comunità virtuale?

Il progetto “Turin for young”, vedrà coinvolte insieme la Pastorale giovanile dell’arcidiocesi di Torino e quella salesiana di Piemonte-Valle d’Aosta- Lituania. La sigla, volutamente in inglese per il carattere internazionale di questa lingua,  richiama con il  suo logo i due tesori della città: la cupola del Guarini, che custodisce la Sindone e quella di Maria ausiliatrice, che indica Valdocco, la passione educativa e il sogno di Don Bosco .Questi simboli sono un invito per tutti i giovani a scoprire il mistero, il cuore e la passione che Torino custodisce.

Il progetto abbraccia un periodo ampio che si declina il tre arcate temporali: uno start up della Pastorale giovanile, previsto per il 26 settembre, l’ostensione della sindone, dal 19 aprile  al 24 giugno 2015, e l’accoglienza specifica  dei giovani e degli Oratori in pellegrinaggio alla Sindone e ai luoghi salesiani in attesa di Papa Francesco. E, appena la data della viaggio del Papa sarà pubblicata. predisporremo  anche di  un “Tre giorni” per i ragazzi.

Dal momento che l’arcivescovo di Torino ha voluto declinare l’ostensione della Sacra Sindone attorno ai giovani e ai malati e poiché il Bicentenario di Don Bosco è prevalentemente rivolto alla gioventù, le due pastorali, quella diocesana e salesiana, si sono unite per offrire proposte  pratiche o legate  più alla spiritualità  e alla pastorale.

Come avete vissuto in quanto Pastorale giovanile il Bicentenario di Don Bosco?

Fino ad ora il Bicentenario ha avuto una connotazione specificatamente salesiana, poiché molti giovani della pastorale diocesana sono ancora “dispersi” in vacanza, in Italia o all’estero. Il nostro contributo più bello, insieme ai Salesiani, è stata l’apertura sabato 16 agosto del sito “Turin for young”, con la pubblicazione del messaggio del vescovo, dell’omelia del Rettore maggiore. In modo tale che, chi non avesse potuto essere fisicamente presente alla celebrazione, fosse informato attraverso internet. La pastorale giovanile intendeva fare arrivare a tutti questo messaggio: “E’ scoccata l’ora dell’anno di grazia!”

Il primo momento ufficiale, che ci vedrà coinvolti fisicamente in preghiera con l’arcivescovo sarà però il 26 settembre, al momento dello start up, dove saranno anche presentate tutte le iniziative più concrete.

Per ora l’invito ai giovani è quello di essere vicini spiritualmente a questi momenti, di  far proprio l’appello di Papa Francesco “Svegliamoci” e partecipare, ad esempio, alle numerose iniziative di volontariato della diocesi per l’anno 2015.

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Giorgia Innocenti

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