Fuori programma del Papa: visita all'Università dei Gesuiti di Seoul

Dopo l’incontro con i giovani a Daejeon, prima di raggiungere la Nunziatura, il Papa ha deciso di passare a trovare gli studenti della Compagnia di Gesù

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Dopo la scelta di viaggiare in treno anziché in aereo privato per raggiungere Daejeon, papa Francesco ha riservato un’altra sorpresa nel corso del suo viaggio in Corea. Al termine dell’incontro con i giovani asiatici tenutosi presso il Santuario di Solmoe, il Pontefice ha deciso di fare una tappa alla Sogang University, ateneo fondato dalla Compagnia di Gesù a Seoul nel 1960, prima di guadagnare la Nunziatura per concludere la giornata.

Padre Antonio Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica, era presente all’incontro, che ha descritto alla Radio vaticana “di una semplicità incredibile: un senso di casa, di famiglia, di normalità assolutamente grande, potente”. È stata una “grande festa”.

Dopo i saluti, il Papa ha parlato a braccio, del tema della “consolazione”. Ha detto – secondo il racconto di padre Spadaro – che noi siamo ministri di consolazione, che a volte nella Chiesa si sperimentano fatiche, a volte ferite, e a volte la gente sperimenta ferite anche a causa dei ministri della Chiesa. E ha ribadito quell’espressione che mi aveva comunicato nell’intervista della Chiesa come ‘ospedale da campo’”. L’invito rivolto ai sacerdoti è stato dunque “quello di essere persone di consolazione, che danno pace alla gente, che leniscono le ferite”.

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ZENIT Staff

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