Padre Giuseppe Lu Genjun, sacerdote cinquantaduenne cinese, è stato liberato dopo otto anni di isolamento e prigionia. Lo rivela l’Agenzia AsiaNews, ricordando che “era stato arrestato senza alcun processo nel 2006 e portato in un luogo sconosciuto”. Il sacerdote, appartenente alla comunità non ufficiale (sotterranea) di Baoding (Hebei), non volendo aderire all’Associazione patriottica, ha spesso subito arresti e detenzioni nel corso della sua vita.
AsiaNews le ripercorre. La prima avvenne il 5 aprile – domenica delle Palme – del 1990, anno della sua ordinazione. Venne poi tratto in arresto prima di Pasqua nel 2001, e rimase per tre anni nel campo di lavoro provinciale di Gao Yang, nella regione dell’Hebei. Fu rilasciato e arrestato di nuovo poco dopo, nel maggio 2004, per un periodo non precisato. Infine, nel 2006, è stato portato in diversi luoghi segreti. Negli ultimi tempi era tenuto nella Scuola del Partito comunista a Baoding.
Padre Lu svolgeva da diverso tempo le funzioni di vicario episcopale della diocesi, dopo gli arresti nel 1996 e nel 1997 dei due vescovi sotterranei mons. Giacomo Su Zhimin e Francesco An Shuxin. Quest’ultimo si lasciò convincere dalle autorità e si iscrisse all’Associazione patriottica.
Fonti di AsiaNews affermano che è stato proprio mons. An a chiedere di continuo alle autorità la liberazione di padre Lu, senza imporgli alcuna condizione (iscriversi nel clero ufficiale, all’Associazione patriottica, ecc..). Fonti vicine a mons. An affermano che padre Lu non ha dovuto sottostare ad alcuna condizione o iscrizione all’Associazione patriottica. Dopo la sua liberazione, avvenuta lo scorso 9 agosto, padre Lu è ospite nella casa del vescovo An, vicino alla cattedrale di Baoding.
Dalla città di Baoding manca ancora all’appello il vescovo ordinario, mons. Su, che è scomparso dal 1996 nelle mani della polizia e, senza alcun processo, è tenuto in qualche prigione sconosciuta. Anche due sacerdoti, p. Liu Honggeng e p. Ma Wuyong sono in prigione perché, obbedendo al Papa, si rifiutano di iscriversi all’Associazione patriottica.