Nel suggestivo borgo medievale di Farfa, mercoledì 23 luglio, alle 18, la comunità delle suore di Santa Brigida si è unita nella preghiera con i benefattori e con gli amici dell’Ordine del Santissimo Salvatore di Santa Brigida per celebrare la festa della santa fondatrice, compatrona d’Europa dal 1999 insieme a San Benedetto da Norcia e a Santa Caterina.
Ai festeggiamenti hanno preso parte anche i monaci benedettini della celebre Abbazia di Farfa e il vescovo della diocesi suburbicaria Sabina-Poggio Mirteto, monsignor Ernesto Mandara che ha presieduto la celebrazione eucaristica.
Principessa svedese, Brigida nacque nel 1303 nel castello di Finsta, nell’Uppland (Svezia), figlia del potente governatore Birger Persson e di Ingeborg Bengtsdotter, dell’antica stirpe reale dei Folkunghi. Sposò per ragioni politiche Ulf Gudmarsson, governatore dell’Östergötland. Fu moglie e madre esemplare di otto figli: la seconda, Karin, è la notissima santa Caterina di Svezia.
Brigida, terziaria francescana, dopo la morte del marito consacrò la sua vedovanza alla Chiesa. Lasciata la Svezia nel 1349 si recò a Roma per chiedere l’approvazione del suo ordine monastico, che ebbe come prima sede il castello reale di Vadstena, donatole dal re Magnus Eriksson.
Intraprese pellegrinaggi per fare penitenza e scrisse opere in cui raccontò le sue esperienze mistiche. Visse a Roma ben 24 anni, fino alla sua morte avvenuta il 23 luglio 1373. Nell’Urbe lavorò per la riforma dei costumi e preparò il ritorno del papa da Avignone.
La sua canonizzazione avvenne nel 1391 ad opera di Papa Bonifacio. Nel Novecento l’Ordine di Santa Brigida fu rifondato da un’altra svedese, la Beata Maria Elisabetta Hesselblad, nelle cui vene sentiva scorrere il sangue della fondatrice Brigida. Era l’estate del 1906 quando la beata Madre Maria Elisabetta vestì l’abito grigio e pronunciò in forma privata i voti come figlia di Santa Brigida ed era l’8 settembre 1911 quando la beata, grazie al Pontefice Pio X, riportò in vita l’Ordine di Santa Brigida.
Durante l’omelia il vescovo Mandara, che ha ringraziato le Brigidine per l’invito rivoltogli, ha delineato la figura di Santa Brigida, una mistica ma anche una donna profondamente impegnata nella testimonianza concreta della fede in Gesù Cristo Crocifisso, a cominciare dalla carità verso i poveri.
Monsignor Mandara ha richiamato l’attenzione dei fedeli su una frase che Gesù stesso rivolse a santa Brigida in una delle sue apparizioni: “Non parlo con te soltanto per te, ma per la salvezza degli altri uomini”. Queste parole del Salvatore lasciano un segno profondo in Brigida, nel cui animo la contemplazione mistica fu sempre indissolubilmente legata alla testimonianza attiva, un elemento caratterizzante del carisma della Santa, che trasmise al suo Ordine.
A conclusione della solenne celebrazione animata dalle voci melodiose del coro delle suore, le brigidine hanno invitato i partecipanti a un rinfresco in segno di accoglienza e di ringraziamento a Dio per il dono di Santa Brigida.