Lettura
San Giacomo apostolo, uno dei dodici, uno degli amici intimi di Gesù, figlio di Zebedèo e fratello di Giovanni, l’evangelista, ci è proposto oggi come esempio. Egli, come gli altri apostoli, era un uomo debole, ma anche generoso e pieno di amore per il Maestro. Un uomo disposto, con l’aiuto della grazia, a portare a termine la missione sproporzionata che il Maestro gli aveva affidato, per il bene della Chiesa e la salvezza di tutti gli uomini.
Meditazione
«Potete bere il calice che io sto per bere?» domanda Gesù ai due fratelli che, con la madre, avevano presentato la loro ardita richiesta. Questo episodio ci fa cogliere l’ambiente che viveva il gruppo dei dodici e degli altri discepoli, uomini e donne che accompagnavano Gesù: la familiarità che c’era tra loro, le incertezze, l’anelito di santità. Il Signore con molta pazienza dovette insegnare a questi uomini il cammino della verità, e con grande arte seppe educare gradualmente i suoi. Giacomo, insieme a Giovanni fu testimone di molti momenti “forti” della vita di Gesù come la risurrezione della figlia di Giairo, la trasfigurazione e l’agonia nell’orto del Getsèmani. La figura di San Giacomo ci ripropone vari spunti: il dono della chiamata personale del Signore, l’importanza della fedeltà nel cammino, la costanza nella sofferenza, la trascendenza e l’urgenza della missione apostolica che è propria di ogni cristiano. Oggi più che mai è attuale la missione apostolica. Ce lo ha ricordato e ce lo ricorda il Papa Francesco, tra l’altro con le parole forti della sua Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium: «In questa Esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani, per invitarli a una nuova tappa evangelizzatrice… e indicare vie per il cammino della Chiesa nei prossimi anni… Invito ogni cristiano, in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con Gesù Cristo… Lì sta la sorgente dell’azione evangelizzatrice. Perché, se qualcuno ha accolto questo amore che gli ridona il senso della vita, come può contenere il desiderio di comunicarlo agli altri?… Usciamo, usciamo ad offrire a tutti la vita di Gesù Cristo… preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura… Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa». Non temiamo allora di impegnarci nella semina, anche se tra le lacrime. Perché, per la grazia di Dio, raccoglieremo – o altri raccoglieranno – con gioia.
Preghiera
Signore, tu hai voluto che san Giacomo, primo fra gli Apostoli, sacrificasse la vita per il Vangelo; per la sua gloriosa testimonianza conferma nella fede la tua Chiesa e sostienila sempre con la tua protezione.
Agire
Rafforzerò la dimensione apostolica della mia vita cristiana.
Meditazione del giorno a cura dipadre Paolo Cerquitella, L.C., tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it