Lettura
San Matteo raccoglie alcune parabole sul Regno dei cieli. Sono presentazioni molto espressive e plastiche che aiutano gli uditori a percepire una realtà nascosta dietro le immagini e che svelano un messaggio profondo: l’avvento del Regno, la presenza della grazia di Dio che agisce con potenza. Così testimoniano pure il testo del libro della Sapienza ed anche la lettera di san Paolo ai Romani: «Lo Spirito viene in aiuto della nostra debolezza».
Meditazione
Al Regno dei Cieli il Papa Benedetto XVI ha dedicato un amplio capitolo del suo libro Gesù di Nazaret. Egli riconduceva il significato essenziale della parola “Regno dei cieli” a Dio stesso, alla signoria di Dio, mostrando che esso ha una valenza immediata e al contempo una prospettiva escatologica, cioè che ci introduce nel mistero della vita eterna. «La nuova vicinanza del Regno – dice Benedetto XVI – di cui parla Gesù e la cui proclamazione costituisce l’aspetto distintivo del suo messaggio, questa nuova vicinanza è Lui stesso». Il Regno dei cieli deve costituire quindi la grande aspirazione di ogni essere umano nella prospettiva della meta del Cielo. «Venga il tuo Regno», ci fa dire Gesù nel Pater noster. È una richiesta, una supplica, un desiderio. Effettivamente, dove irrompe questo Regno tutto si trasforma: la vita familiare, l’equilibrio personale, i rapporti sociali nel luogo di lavoro, negli incontri occasionali ed in ogni circostanza. È un Regno di pace e di giustizia, di gioia e d’amore. Le parabole sul Regno che ritroviamo nel brano odierno sono delle perle preziose; ogni parola è ben misurata. Ognuna di esse ci fa cogliere degli aspetti di questo Regno che viene: quella della zizzania seminata nel campo ci invita ad avere pazienza dinanzi alle avversità, nonostante la presenza del male e il suo crescere e dilagare nel mondo. La parabola del piccolo seme di senape ci invita a cogliere il modo di agire di Dio: non sono i mezzi, o le qualità delle persone che permetteranno di trasformare il mondo, ma l’impegno umile con tutte le nostre forze, affidando il frutto al Signore. I semi di senapa sono veramente minuscoli, tanto che sembrano granelli di polvere. Come devono aver impressionato le parole di Gesù che trasmettevano queste immagini così significative per un israelita del tempo! Il paragone ci fa capire che il buon seme possiede delle virtualità meravigliose, come pure il piccolo pugno di lievito che fa fermentare tutta la farina.
Preghiera
Ci sostenga sempre, o Padre, la forza e la pazienza del tuo amore; fruttifichi in noi la tua parola, seme e lievito della tua Chiesa, perché si ravvivi la speranza di veder crescere l’umanità nuova che il Signore al suo ritorno farà splendere come il sole nel tuo Regno.
Agire
Collaborare, con tutte le mie forze all’avvento del Regno di Dio intorno a me.
Meditazione del giorno a cura dipadre Paolo Cerquitella, L.C., tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it