L'Unione europea contrasta il gioco d'azzardo

Bruxelles indica agli Stati membri di disporre misure di prevenzione e cura della ludopatia. Negli ultimi anni la sensibilità al tema aumentata a seguito di un incremento delle persone coinvolte

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Negli ultimi anni il fenomeno della ludopatia ha iniziato a farsi conoscere in modo sempre più approfondito dall’opinione pubblica italiana e internazionale. Recenti stime segnalano che tra lo 0,1 e lo 0,8% della popolazione adulta in Europa soffre di questo male. La cifra arriva a valicare il 2% della popolazione se si tiene conto dei soggetti che mostrano un coinvolgimento solo potenzialmente problematico.

Sul tema si è pertanto sviluppata una diffusa sensibilità che ha originato reazioni positive – politiche e culturali – di contrasto al gioco d’azzardo patologico. Nei mesi scorsi ZENIT si è occupata di una Legge regionale del Lazio che si muove in tal senso. Non solo iniziative locali. Proprio in questi giorni è vaglio della Commissione Affari Sociali della Camera il testo definitivo che disciplina le attività commerciali con apparecchiature da gioco al fine di prevenire problematiche di carattere patologico degli utenti.

Contestualmente una campagna per la tutela degli utenti, soprattutto minorenni, dal gioco d’azzardo on-line viene promossa dall’Unione europea. Si tratta di una raccomandazione che è stata annunciata già nell’ottobre 2012, nell’ambito del piano d’azione Verso un quadro normativo europeo approfondito relativo al gioco d’azzardo on-line. L’obiettivo è quello di assicurare un livello uniforme di tutela per la salute dei consumatori e limitare gli eventuali danni economici derivanti da una pratica eccessiva e/o compulsiva.

Entro 18 mesi gli Stati Membri dovranno comunicare alla Commissione Europea, la quale le valuterà 30 mesi dopo la ricezione. Tra le indicazioni contenute nel testo Ue, misure atte a prevenire o ridurre al minimo potenziali danni derivanti da pubblicità e sponsorizzazioni, nonché misure capaci di impedire il contatto tra i minori e il gioco. Si richiede inoltre l’istituzione di centri operativi tramite i quali sarà possibile curare i problemi scaturiti dal gioco d’azzardo e proporre un’attenta informazione sul tema da indirizzare specialmente ai soggetti più a rischio, cioè i giovani.

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Federico Cenci

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