Khanbaliq. Profili storiografici intorno al cristianesimo in Cina dal medioevo all’età contemporanea (XIII-XIX sec.), è il nuovo libro di Giuseppe Buffon, edito da Edizioni Antonianum.
I protagonisti moderni della missione, preoccupati dal problema di superare le barriere, si impegnano nella trasmissione dei contenuti, mentre i medievali, nel caso specifico i francescani, sono concentrati sul tema della presenza nello spazio. In estrema sintesi, per i francescani il contenuto coincide con il luogo: essi infatti concepiscono l’attività evangelizzatrice non come trasmissione di contenuti, bensì come presenza negli spazi, quelli estremi, i fines terrae.
Alla Cina – finis terrae, connotante l’universalità di una presenza, il frate Minore attribuisce un valore spirituale, quasi mistico, così come spirituale e mistico è il rapporto con l’Oriente, che rimane il finis terrae, al quale il francescano aspira anche in seguito all’approdo nelle Indie occidentali, meta temporanea ed accidentale.
L’Oriens, cioè la luce, vero nome della città natale di Francesco secondo il poeta, costituisce il perno della riflessione sull’identità missionaria del frate Minore, la stessa che Giotto si impegna a riprodurre nella basilica superiore di Assisi, mediante la scena di Beniamino, il fratello minore, prigioniero in Egitto. Nel regno dei faraoni, Beniamino è presenza nascosta e subalterna, così come la coppa della saggezza, appartenente al sapiente Giuseppe, giace nascosta nel suo sacco.
Il frate Minore John of Wales, interprete coevo del medesimo brano biblico, spiega infatti: «Cosa significa che Beniamino scende in Egitto, se non che egli è chiamato a portare nel mondo delle tenebre la luce della contemplazione delle cose celesti, la luce trascendente nel mondo temporale, il cielo alla terra?».
Giuseppe Buffon, dottore in storia della chiesa alla Pontificia Università Gregoriana e in scienze storico religiose alla Ecole Pratique des Hautes Etudes (Sorbonne), è professore ordinario di storia della chiesa moderna e contemporanea presso la Pontificia Università Antonianum; direttore della rivista Antonianum e membro del comitato scientifico di numerosi periodici accademici e della Commissio Sinica; collabora con la Revue d’Histoire Ecclésiastique, la Revue Mabillon, la Rivisita di Storia della Chiesa in Italia, la Catholic Historical Reviewe L’Osservatore Romano.
Tra le sue pubblicazioni sul tema storico-geografico e pluriculturale ricordiamo: Les Franciscains en Terre Sainte (1869-1889). Religion et politique Une recherche institutionnelle, Cerf 2005; Tra spazio e territorio. La missione francescana in età moderna, Porziuncola 2006; Un altro francescanesimo. Francescane missionarie da Gemona a New York tra immigrazione e servizio sociale, EBF 2009; Storia dell’Ordine francescano. Problemi e prospettive di Metodo, Storia e Letteratura 2013.