Il pericolo più grosso che insidia la società odierna è tutto nella falsa consapevolezza di avere il controllo di ogni contesto e di stare dalla parte giusta in qualsivoglia direzione! Ma la cosa più sconvolgente sta nella piena adesione dell’uomo contemporaneo ai rimedi, oggi indicati, per chiudere le porte alla menzogna, alla falsità, all’errore morale, al buio della mente e del cuore. Gli effetti che ne derivano presentano invece una società sempre di più avvolta nelle tenebre e pronta, per di più, a trasferire in ognuno la sensazione che tutto punti ad un mondo migliore. Qualsiasi forma esistenziale positiva non si raggiunge solo con puntuali proclami o tramite sofisticate ipnosi di massa, ma attraverso l’adesione ad uno stile di vita dalle radici stabili e dalle solide verità, da sempre punto di riferimento nella storia dell’umanità. Io non ho ricette da vendere o da distribuire, ma ho la libertà interiore di condividere, con chi ne è interessato, un ragionamento semplice, ma di sicuro efficace e chiaro. Il cuore della questione non sta in una qualsivoglia soluzione finale, capace di spegnere le tenebre che accompagnano la quotidianità, ma nell’individuare la strada per starci dentro, senza contaminarsi. Diventare, insomma, come i pesci che vivono nell’acqua senza ingurgitarla! È possibile tutto questo? L’impresa è ardua e quasi impraticabile, se l’uomo continua ad essere innamorato delle sue teorie e dei suoi appianamenti. Condivido infatti il mio maestro spirituale quando alla stessa domanda risponde: “La storia ci dice che questo è impossibile. L’uomo non solo ingurgita tenebre e non luce, è anche un grosso fabbricante e un esperto venditore di ogni tenebra. Ideologie, antropologie, filosofie, psicologie, religioni, teologie varie sono il frutto di quest’uomo fabbricante di tenebre”.
Da questa risposta si evince che siamo noi stessi a sbarrare la strada ad una possibile uscita dall’oscurità, alimentando di fatto le tenebre, fino al punto di confonderle con la luce che tutti cerchiamo. Un imbroglio ricorrente che costruisce di continuo poteri temporali mostruosi, capaci di predicare le cose che si vogliono sentire e consentire quelle che altri hanno deciso di concedere. L’uomo, alcune volte, riesce ad essere così abile, da mostrarsi capace persino di auto convincersi che il suo falso prodotto corrisponda, perfettamente, all’originale inseguito. Non sto qui a ricordare come tante altre teorie, costruite, al contrario, a tavolino e nella piena consapevolezza di portare il mondo verso precisi interessi, siano crollate miseramente dinnanzi all’equilibrio che sovrasta l’universalità della vita umana! Il mondo rimane comunque sempre in affanno, perché accanto ai fabbricatori di tenebre, ben camuffati, prolificano ottimi venditori, che sanno benissimo come piazzare la loro merce. Gli stessi utilizzano i migliori strumenti innovativi e telematici, per mezzo di fitte reti virtuali e territoriali e sono ferrati a coprire ogni spazio e raggiungere qualunque elemento vitale del nostro pianeta. L’organizzazione è così compiuta, che è in grado di vendere qualsiasi idiozia, falsità, menzogna, perversità, nefandezza, mostruosità, come fossero verità purissime.
Tutti ormai sanno della regolare programmazione di interventi mediatici finalizzati a far scegliere, all’opinione pubblica, i beni materiali su cui si è già investito. Si pensi allo stesso sistema utilizzato per canalizzare gusti, comportamenti, preferenze importanti e dare, in diverse occasioni, addirittura, un corso di legalità alla menzogna e alla falsità. Una strada, questa, che spinge le persone verso una forma pericolosa di relativismo, fino a trasferire il valore di diritto a ciò che è male, tenebra, bugia, disumanità, antiumanità. Non penso di esagerare, basta guardarsi attorno! Come si esce da tutto questo? Mons. Costantino di Bruno non ha dubbi! “Ebbene, San Paolo ha una ricetta infallibile. L’unica via per rimanere incontaminati è di aggrapparsi alla verità della Scrittura. È la sola verità infallibile, intramontabile, divina, eterna che può farci rimanere sempre nella luce”. Questa verità però rischia spesse volte di essere vanificata da una corsa al “fai da te”, che tutto accomoda e interpreta a modo proprio, lasciando il mondo senza la vera luce. Il sacerdote perciò ci raccomanda, per vincere le tenebre, di non separare mai la Scrittura dallo Spirito Santo e quest’ultimo dalla Chiesa una, santa, apostolica, romana, in cui lo stesso vive e agisce.
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