“Solo e pensoso i più deserti campi vo mesurando a passi tardi e lenti”, scriveva Francesco Petrarca nel suo Canzoniere. Un versetto che ben rappresenta il raccoglimento unico e prezioso che porta il camminare da soli, immersi nel paesaggio. Esercizio di meditazione e anche di fede, tuttora possibile grazie a particolari percorsi che punteggiano il Veneto, fortemente legati anche ad antiche vie di fede.
E proprio al recupero e alla valorizzazione del paesaggio attraverso gli itinerari della fede è dedicato il progetto promosso dalla Regione Veneto e intitolato Cammini di fede che illustra, attraverso una mostra di pannelli fotografici, i quattro principali itinerari di fede percorsi ogni anno da migliaia di pellegrini, o anche solo di persone alla ricerca di un momento magico per soffermarsi a riflettere, o per ammirare il paesaggio vario e affascinante di cui il Veneto è ricco.
Dopo la prima tappa che ha illustrato il Cammino di sant’Antonio la cui mostra di pannelli esplicativi è rimasta allestita sino domenica 29 giugno, è ora la volta di conoscere “Gli Itinerari di fede in Valpolicella” che si snodano tra Fumane, Marano di Valpolicella, Negrar, San Pietro in Cariano, Sant’Ambrogio di Valpolicella.
Tappa successiva sarà poi “La Grande Rogazione” sull’Altopiano di Asiago, un percorso che attraversa il territorio del comune di Asiago, unitamente ad altre forme di fede che coinvolgono i Comuni vicini (Conco, Gallio, Enego, Foza, Lusiana, Roana e Rotzo).
La mostra poi si sposterà per l’ultima tappa conclusiva del Progetto, nella “La Via dei Papi” un tragitto che si snoda su tutto il territorio della provincia di Belluno interessando i comuni di Belluno, Cesiomaggiore, Feltre, Lentiai, Mel, Ponte nelle Alpi, San Gregorio nelle Alpi, Santa Giustina Bellunese, Sedico e Sospirolo.
Ognuno di questi luoghi genera un’emozione vera; la loro identità, ricchezza storico-archeologica, naturalistica e la loro identità, ricchezza storico-archeologica, naturalistica e paesaggistica beneficeranno del valore aggiunto dato dalla realizzazione degli interventi di riqualificazione dedicati a questi “Cammini”, che diventeranno fulcro del turismo religioso veneto, italiano ed internazionale.
Seconda tappa di questo percorso sono gli Itinerari di fede in Valpollicella, 12 tappe per una durata totale di 100 ore di cammino, con percorso variabile che collegano i comuni di Fumane, Marano di Valpolicella, Negrar, San Pietro in Cariano, Sant’Ambrogio di Valpolicella. Si sviluppano partendo dalla pianura (bassa Valpolicella), fino a raggiungere gli 850 m s.l.m. con importanti variazioni paesaggistiche e di bio-diversità, consentendo di individuare una ampia gamma di punti di interesse, distinti tra di loro ma che, per questo, forniscono una ricchezza di notevole consistenza e virtù.
La Valpolicella si estende a ovest della città di Verona, scaturisce dalle ultime digitazioni dei monti Lessini a nord ed è lambita a sud dal corso dell’Adige. Ad ovest si richiude sugli strapiombi di Ceraino verso la catena del Monte Baldo e il Lago di Garda.
Il Cammino prefigurato ripropone le antiche strade (Alte Vie est-ovest e dorsali nord- sud), calcate in perfetta efficienza fino al secolo scorso da viaggiatori, mercanti e armate, le direttrici dei primordi, le piste della transumanza, gli itinerari indicati nelle cartografie attuali del Cai, della Comunità Montana, delle pro-loco locali, dei Comuni, degli appassionati escursionisti. Si dipana ai margini del sentiero europeo E5, che collega Venezia al Lago di Costanza.
Lungo, e al termine dei dodici tratti di Cammino, i viaggiatori, come in passato, possono visitare le antiche Pievi, luoghi di devozione e, date le prerogative e la suggestione dei luoghi, entrare in contatto con l’elemento spirituale.
I molteplici e diversi punti di interesse di questi itinerari, crea un dell’intreccio stimolante con cui richiamare i turisti desiderosi di riscoprire la dimensione del pellegrinaggio così come i semplici appassionati di arte e paesaggio: l’arte sacra e contemporanea, le pievi e le chiese antiche, si intrecciano con la bio-diversità e il paesaggio, i siti archeologici, i punti panoramici e gli angoli meditativi.
Per questo gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza elencati avranno carattere non invasivo e saranno utilizzate tecniche antiche affiancate dalle innovazioni moderne utili o necessarie (ad esempio i sentieri rimarranno con le loro caratteristiche classiche, le staccionate saranno costruite con sistema palo in castagno e intreccio di nocciolo, ecc).
Il finanziamento stanziato per questo progetto è pari a € 665.000,00. I comuni interessati dal tracciato intendono procedere alla manutenzione ordinaria di alcuni sentieri che fanno parte del percorso complessivo. L’intervento consiste nella sistemazione e nella messa in sicurezza della pavimentazione, recuperando il materiale esistente e sistemando manualmente ogni punto ritenuto pericoloso o non adeguato all’utilizzo con biciclette o a piedi. Saranno inoltre eseguiti tutti gli interventi di pulizia e sgombero degli elementi degradanti. Si dovrà procedere altresì con la messa in sicurezza delle scarpate e di alcuni tratti di muri a secco con evidenti segnali di fatiscenza.
È prevista la realizzazione di alcune aree di sosta nei pressi del percorso, in prossimità dei luoghi d’interesse che si possono visitare durante il cammino. Installazione di segnaletica e arredo urbano.
Nel progetto si prevedono la manutenzione e la messa in sicurezza di alcuni edifici storici, o parti di essi, sia civili che religiosi visitabili lungo il cammino. Si prevede inoltre il restauro di alcune fontane storiche, capitelli e lapidi presenti sul percorso.