Il Sole 24 Ore, in collaborazione con L’Osservatore Romano, presenta in edicola, a partire da mercoledì 9 luglio, il volume “Papa Francesco e le donne”, scritto dalle storiche e giornalisteLucetta Scaraffia e Giulia Galeotti: un libro per riflettere sul ruolo delle donne nella Chiesa cattolica e sulle questioni ancora irrisolte, anche attraverso le parole di Bergoglio.
Il libro raccoglie infatti tutti i testi in cui il Pontefice ha parlato della “questione femminile” nella Chiesa cattolica. Testi efficaci, che hanno suscitato molta attenzione e che sono qui introdotti da due saggi limpidi e appassionati di Lucetta Scaraffia e Giulia Galeotti.
Lucetta Scaraffia nel suo saggio analizza i nodi storici e teologici connessi a questo problema, con parole che fanno riflettere: “In un contesto di emancipazione femminilerealizzato, quale è quello dei paesi occidentali, l’atteggiamento della Chiesa sembra [...] rovesciarsi. Soprattutto in una cultura in cui l’emancipazione delle donne viene misurata sul libero accesso agli anticoncezionali e sulla legalizzazione dell’aborto, la Chiesa viene percepita come una nemica dell’emancipazione. A questo conflitto culturale si aggiunge- continua Scaraffia – l’assenza di donne nelle sfere decisionali della Chiesa, benché le religiose siano, almeno per ora, molto più numerose dei religiosi. Inoltre, esse sono in genere relegate in ruoli di sottoposte [...] con compiti subalterni”.
Gli ultimi dati, risalenti al 2012, ci dicono che le religiose cattoliche nel mondo sono 702.529, mentre i religiosi (esclusi i sacerdoti) 55.314. Il che significa che su 14 consacrati, 13 sono donne. Detto altrimenti, a livello mondiale i maschi costituiscono il 7 per cento della comunità religiosa cattolica. Le proporzioni cambiano se ai maschi religiosi sommiamo i vescovi (5.133) e i sacerdoti (414.313): in questo caso il peso femminile risulta ridimensionato, ma le donne rappresentano comunque il 60 per cento della Chiesa consacrata.
Giulia Galeotti nel suo saggio illustra il ruolo che le donne, religiose e laiche, hanno svolto nella storia della Chiesa, con le risposte che i Papi contemporanei hanno dato alle richieste di una presenza femminile più rilevante all’interno dell’istituzione.
“Si tratta di presenze femminili di cui si è persa completamente la forza di rottura e di cambiamento: edulcorandone le parole, i gesti e le esperienze, non ci si è dimenticati di loro, ma le si è ricordate male. Non è un problema di memoria, dunque, ma di prospettiva: tramandate attraverso lo sguardo maschile, sono state completamente snaturate.” Questa l’interpretazione e il fil rouge del saggio di Giulia Galeotti nell’excursusstorico sulle donne che hanno fatto grande la Chiesa.
È in questo contesto socio-culturale che va collocato il punto di vista di Papa Francesco, che ha detto parole importanti sulla questione, ancora così controversa, della donna nella Chiesa, sottolineando più volte nei suoi discorsi la sua disponibilità a una presenza più significativa della figura femminile.
Il pensiero di Bergoglio, ribadito in molte circostanze, è molto chiaro – riprende Lucetta Scaraffia nelle sue riflessioni: “Denuncia con una sincerità e un coraggio veramente nuovi la condizione di subalternità in cui si trovano oggi le donne nella Chiesa, e chiede uno studio approfondito per motivare una loro presenza più autorevole.” Non ritiene che sia sufficiente un’apertura alle donne concessa da una persona – sia pure il Papa – ma pensa sia necessario il riconoscimento della loro importanza per la vita della Chiesa. Il cambiamento quindi ci deve essere, e deve essere profondo e accompagnato da una adeguata riflessione.