Dalla falsità alla verità…!

Tutti siamo candidati alla salvezza, se solo ascoltassimo la voce del Signore

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Mons. Costantino Di Bruno, teologo di Santa Romana Chiesa, afferma: “Una verità che non rende liberi, per fare solo la volontà di Dio, non è verità”. Secondo il sacerdote è qui che risiede tutta la falsità della nostra verità, in quanto noi siamo titolari di una verità concettuale, non vitale. Possediamo infatti il Credo della Chiesa, il suo Catechismo, i suoi Dogmi, il suo Magistero, la sua Tradizione. Abbiamo la Teologia. Ma questa verità non ci rende liberi. Se, quindi, tutto questo “materiale di verità” non rende liberiè solo “nozione” emai potrà dirsi verità. È verità quando trasforma la nostra stessa natura! Da natura di peccato la cambia in natura di grazia e da natura animale in natura spirituale; da natura egoista in natura di carità; da natura individuale in natura di comunione.  Monsignore conclude dicendo che siamo talmente abili da farci addirittura schiavi della verità che professiamo, in quanto verità senza l’uomo e senza Dio. Questa riflessione, che mette tutti noi cristiani in discussione, perché sicuramente scomoda, non può essere recepita secondo “negoziazioni personali”! Va assunta per quanto è il suo valore primario, altrimenti si dovrebbe, con amarezza, dedurre che il nostro cammino nella Parola, manca di fondamenta essenziali per la sua definizione.

In un tempo in cui la menzogna determina i parametri della conoscenza del prossimo, vorrei che le nuove generazioni si ribellassero per riportare nelle relazioni tra gli uomini, quel minimo di verità che rende virtuoso qualsiasi processo decisionale raggiunto. La verità storica del vangelo è l’unica fonte concreta, per avviare questo passaggio di rinascita e di vero dialogo tra gli esseri umani. Gesù è infatti verità, perché la sua Parola è verità e la sua verità è manifestazione di tutto il suo essere, che è carità. Ancora mons. Costantino  spiega, che dinanzi a Gesù non vi è un uomo, come è per tutti gli altri uomini. Dinanzi a Lui vi è la verità dell’uomo. Vi è l’uomo così come esso è nel suo corpo, nel suo spirito, nella sua anima, nei pensieri, desideri, aspirazioni, malvagità, cattiveria, stoltezza, insipienza, invidia, gelosia, arroganza, prepotenza, superbia, vizio, virtù. Quando Gesù viene interrogato da un uomo o categoria di uomini particolari, lui risponde, al contrario di ognuno di noi, secondo la loro verità storica. È questa l’essenza del vero dialogo, che potrebbe rivoluzionare il mondo sulla strada del bene comune.

Chiunque capisce, a questo punto, che nell’uomo, di questi nostri tempi,  siano urgenti più dottrina e saggezza. Si è dato troppo spazio ad una filosofia di vita, capace di promuovere solo risposte alle necessità tangibili impellenti, fuori da ogni sana e profetica programmazione nell’interesse comune, non solo materiale, ma intellettuale e spirituale. Ma chi possiede, oggi, tanta intelligenza e sapienza per conoscere la verità storica dell’altro? Vi lascio ad una risposta personale! La mancanza comunque di una vera osservanza della Parola ci porta, in mille circostanze, a fare i conti con i nostri dialoghi vuoti, falsi, vani, di convenienza. Quando non siamo veri e non conosciamo il cuore dell’altro, la falsità, di riflesso, ci può avvolgere e consumare. Ecco perché i giovani, con la loro freschezza d’animo, potrebbero mettere un argine a questa triste realtà. Nonostante ciò, tutti siamo candidati alla salvezza, se solo ascoltassimo la voce del Signore. Nel vangelo di Luca leggiamo che il Signore ama comunque il suo popolo e lo invita ad allontanarsi verso luoghi esterni alle mura della città santa, proprio nei giorni dell’assedio: “Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città”. La fuga dalla falsità alla verità, per il Signore, è sempre possibile.

Chi volesse contattare l’autore può scrivere al seguente indirizzo email egidio.chiarella@libero.it

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Egidio Chiarella

Egidio Chiarella, pubblicista-giornalista, ha fatto parte dell'Ufficio Legislativo e rapporti con il Parlamento del Ministero dell'Istruzione, a Roma. E’ stato docente di ruolo di Lettere presso vari istituti secondari di I e II grado a Lamezia Terme (Calabria). Dal 1999 al 2010 è stato anche Consigliere della Regione Calabria. Ha conseguito la laurea in Materie Letterarie con una tesi sulla Storia delle Tradizioni popolari presso l’Università degli Studi di Messina (Sicilia). E’ autore del romanzo "La nuova primavera dei giovani" e del saggio “Sui Sentieri del vecchio Gesù”, nato su ZENIT e base ideale per incontri e dibattiti in ambienti laici e religiosi. L'ultimo suo lavoro editoriale si intitola "Luci di verità In rete" Editrice Tau - Analisi di tweet sapienziali del teologo mons. Costantino Di Bruno. Conduce su Tele Padre Pio la rubrica culturale - religiosa "Troppa terra e poco cielo".

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