Governo, Bonino segno di divisione e lacerazione

Il Movimento per la vita italiano reitera la centralità politica del diritto alla vita

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Sarebbe un gran giorno quello in cui avvenisse la conversione del ministro Emma Bonino ad un pieno riconoscimento dei diritti umani dal concepimento alla morte naturale. Ma, fino a quando questo straordinario evento non avverrà, il suo nome è destinato a rimanere simbolo di una lacerazione non sanata quale è la promozione e l’attuazione dell’aborto come diritto civile.

Chi è fermamente convinto della centralità politica del diritto alla vita avverte, purtroppo, un’ombra nell’immagine del nuovo governo che vorrebbe essere strumento di unificazione civile.

Nel momento in cui si vota la fiducia al nuovo – necessario e urgente – governo e all’inizio del lavoro della nuova legislatura, qualcuno deve ricordare a tutti i parlamentari e agli uomini di governo l’appello rivolto anche ai politici da chi ha saputo abbattere gli storici e mondiali muri della divisione in nome dei diritti umani, Giovanni Paolo II: “Rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita umana! Solo su questa strada troverai giustizia, sviluppo, libertà vera, pace e felicità!”.

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ZENIT Staff

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